Politica

DIM: i correntisti non sono numeri, ma persone e aziende

San Marino. In questo periodo sono molto elevate le tensioni sociali conseguenti ai numerosi errori commessi sul sistema bancario: conti correnti di banche bloccati da mesi, famiglie ed aziende che ne pagano le conseguenze e assenza di risposte che possano dare qualche prospettiva di sviluppo per il futuro. Ci troviamo difronte ad un governo che invece di dimostrare quotidianamente un elevata empatia nel rapporto con le persone, ed anziché distinguersi per la sua capacità di rasserenare gli animi e per la correttezza dei comportamenti in ambito consiliare, fa l’esatto opposto.

Arriva fin sulla stampa internazionale, l’erudito scritto della consorte del Segretario di Stato Marco Podeschi, la quale dà dei “cretini” ai correntisti di Asset Banca perché manifestano in piazza il proprio disagio nel vedersi bloccati i propri risparmi in una banca messa in liquidazione dal Savorelli dal dito medio facile.

Non è da meno il video che ritrae il Segretario di Stato Guerrino Zanotti che, anziché correre ai ripari e tranquillizzare i cittadini che stavano manifestando in piazza, alla domanda sulla quale fosse il destino dei loro risparmi, ormai da mesi bloccati in Asset, guardandoli con stupore, chiede a loro per quale motivo non si siano premuniti aprendo conti in altre banche.

Come se fosse scontato che un correntista si sarebbe potuto tutelare prima anziché lamentarsi ora e beccarsi pure del “cretino”, come se fosse nomale che tutti possano permettersi di avere più conti correnti. Con quello che costano!!!

Un conto corrente non è solo un numero in un sistema, ma è fatto di persone e famiglie che contano sui propri risparmi e di imprese che su quelle risorse basano la propria operatività quotidiana. La vicenda Asset ha dimostrato che, anziché colpire pesantemente gli amministratori della banca per le loro condotte forse  illecite, si è colpita la banca senza salvaguardare i risparmi dei correntisti.

In tutto questo risulta strano che non si possa ottenere risposta alla nostra interpellanza, che chiede se vi siano stati membri del governo o della maggioranza che abbiano spostato i propri risparmi in altri istituti bancari.

In caso affermativo, sarebbe importante che venissero rese note le motivazioni che hanno spinto tali consiglieri (o membri del governo) a spostare i propri risparmi da quelle banche. Questi ultimi infatti, avendo potuto accedere ad informazioni di prima mano, erano forse consapevoli che gli interventi messi in campo da Banca Centrale, a cui il governo ha dato carta bianca, avrebbero fatto fallire un istituto, cosa che puntualmente si è verificata?

Per ricreare un clima di fiducia nei confronti del sistema bancario sammarinese, i cittadini hanno il diritto di ricevere risposte alle proprie domande, perché la fiducia nasce dalla trasparenza.

Movimento RETE  – Movimento Democratico San Marino Insieme

Promuovi il tuo sito su Tribuna Politica Web