Politica

Il primo intervento della nuova Reggenza Fiorini Carattoni

La Reggenza esprime sentimenti di viva e sincera gratitudine per l’alto messaggio rivoltole da Sua Eccellenza Guido Cerboni, Ambasciatore d’Italia, Vice Decano del Corpo Diplomatico e Consolare accreditato in Repubblica. Un messaggio che si pone quale primo adempimento ufficiale dell’Ambasciatore Cerboni all’indomani della presentazione delle sue Lettere Credenziali, che sanciscono ufficialmente l’avvio dell’alto mandato, subentrando all’Ambasciatore Barbara Bregato, di cui intendiamo richiamare anche in questa occasione competenze, sensibilità e un profondo spirito di servizio, che l’hanno caratterizzata nell’espletamento dell’incarico a San Marino. Un messaggio che apre una cerimonia particolarmente saliente per la Repubblica; una cerimonia solenne, che rinnova il senso delle sue antiche istituzioni democratiche, pur nella costante evoluzione dettata dall’apertura alla società globale; per questa ragione, apprezziamo particolarmente il richiamo del Vice Decano alle forti tradizioni storiche e culturali, nonché alla forza della democrazia dialogante che permeano in Repubblica le Istituzioni e la società civile. Allo stesso tempo assistiamo all’ulteriore accelerazione impressa alle relazioni italo-sammarinesi, da sempre eccellenti ed esclusive per ragioni connaturate ad un’identità comune che ha permeato la storia, la cultura e la serena convivenza dei due popoli contigui e interconnessi; anche nell’odierna occasione, la Reggenza intende esprimere l’auspicio che l’effettivo rilancio del rapporto di fervida e fraterna collaborazione sia perseguito con cura dalle rispettive Istituzioni, per le conseguenti positive ricadute sulle nostre comunità. La Reggenza porge un saluto deferente al Consigliere di Nunziatura, Monsignor Giorgio Chezza, in rappresentanza della Nunziatura Apostolica, essendo in itinere la procedura di accredito del nuovo Alto Plenipotenziario, rivolgendo un pensiero colmo di stima e gratitudine a Sua Eccellenza Monsignor Adriano Bernardini, recentemente congedatosi dalle massime Autorità della Repubblica, presso la quale dal 2012 ha ricoperto con sensibilità e competenza l’incarico di Nunzio Apostolico. 2 Con sentimenti di alta stima ed amicizia porgiamo inoltre il benvenuto a tutti i Rappresentanti Diplomatici e Consolari, la cui presenza oggi in Repubblica testimonia la cordialità dei rapporti che la legano ad un numero crescente di Paesi ed Organismi Internazionali. San Marino promuove convintamente lo sviluppo di relazioni bilaterali e multilaterali sempre più solide e ispirate ai principi della stretta cooperazione fra Stati; ancor più oggi, alla luce del forte impegno a promuovere la sua strategia di internazionalizzazione che passa, inevitabilmente, anche attraverso l’attiva collaborazione della rete diplomatica e consolare. Una strategia che va ad incidere sensibilmente anche nelle modalità di rapporto interstatuale e che induce ad una sempre miglior consapevolezza di un sistema, quello sammarinese, sostenibile e attrattivo a livello giuridico, turistico ed economico. La Reggenza è particolarmente lieta e onorata di accogliere in questa Sala il Presidente italiano di Confindustria, Vincenzo Boccia, oggi a San Marino in qualità di Oratore Ufficiale della Cerimonia di Insediamento dei nuovi Capitani Reggenti. E’ motivo di sincera e viva soddisfazione avere in Repubblica il più alto esponente dell’imprenditoria italiana, che sappiamo rappresentare uno dei principali motori dello sviluppo economico dell’amica Nazione Italiana. L’Illustre Ospite ha accolto l’invito a salire nuovamente sul Titano, anche in virtù delle tante analogie che permeano il sistema economico dei due Paesi, caratterizzati entrambi da un concetto di impresa che ha favorito l’insediamento di realtà sane, concorrenziali e fondate sulla cultura del lavoro. Il Presidente Boccia, in continuità con le scelte strategiche di un’industria che deve aprirsi alle nuove tecnologie e ai nuovi mercati, mantiene alta la coscienza delle radici che hanno reso grande l’Italia nel mondo. E lo fa da vero uomo d’impresa, che agisce con coraggio e senza tentennamenti, auspicando quelle condizioni di sempre maggiore stabilità politico-istituzionale e di intesa tra forze produttive che, insieme, contribuiscono a rafforzare le potenzialità dell’industria italiana, già ai vertici dell’imprenditoria europea, favorendo l’occupazione e rifiutando quelle scelte volte alla realizzazione del mero profitto. Con vivo interesse ci accingiamo ad ascoltare un’Orazione che -siamo certi- saprà coinvolgere il pubblico presente per la centralità del ruolo dell’imprenditoria nello sviluppo dei Paesi e, 3 più particolarmente, per quella cultura d’impresa che ha favorito l’eccellenza italiana nel mondo e ha fornito collaborazioni pregnanti anche ai Paesi amici, quali la Repubblica di San Marino. Una Repubblica che condivide storia, identità e condizioni di crescita economica con uno dei suoi partner privilegiati, rappresentato dall’Italia, e che oggi è impegnata con determinazione in un percorso di integrazione europea, che la condurrà ad ottenere uno status di Paese equivalente, attraverso la definizione di un Accordo di associazione, in fase di negoziato, insieme a Monaco e ad Andorra. La sfida dell’Europa oggi, in una fase in cui primeggiano i grandi problemi dell’immigrazione, del terrorismo e della disoccupazione giovanile, mettendo in discussione la stessa capacità di esprimere un’azione comune, risulta tuttavia per la Repubblica del Titano una grande opportunità; l’opportunità di sentirsi parte di un progetto europeo, che affonda le radici nei valori comuni della libertà, della democrazia e dello stato di diritto; quegli stessi valori che da 60 anni proteggono i cittadini, i lavoratori e le imprese del vecchio Continente in un mondo sempre più globalizzato, mettendo al centro la necessità di investire sui giovani. L’opportunità per la Repubblica è dunque ravvisata nel medio termine, per gli inevitabili benefici di una maggiore integrazione che consenta di esser parte del mercato unico europeo, ma è soprattutto un forte investimento nel futuro, per dare concretezza e fiducia alle speranze delle nostre giovani generazioni. La Reggenza si affaccia al nuovo semestre in un contesto, europeo e internazionale, di crisi irrisolte, di sfide umanitarie senza precedenti e di minacce gravi alla sicurezza e alla serenità dei Popoli. La Repubblica di San Marino da sempre è al fianco dei Paesi che hanno a cuore e difendono il rispetto dei diritti e della dignità dell’essere umano e che condannano in ogni sede le sistematiche violazioni. Nell’assistere ad una complessità di sfide senza precedenti, riteniamo particolarmente efficace il tema dell’annuale Assemblea Generale delle Nazioni Unite, alla quale ha preso parte 4 qualche giorno fa anche il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, e che pone al centro la priorità dell’essere umano, per garantire pace e vita dignitosa per tutti su un pianeta sostenibile. Ribadiamo con convinzione anche in questa sede le considerazioni a tal riguardo espresse dal Responsabile della politica estera, circa la necessità che “l’impegno collettivo a favore dei diritti dell’uomo diventi indispensabile, così come diventi improcrastinabile agire insieme per essere più efficaci nella lotta contro i cambiamenti climatici, il terrorismo globale, per eliminare la povertà, per creare società più inclusive, sicure e giuste per tutti”. La Reggenza condivide l’approccio etico e morale, oltre che politico, adottato dalla Repubblica nella logica di un multilateralismo, che si riconosce negli imperativi dello stato di diritto, della sicurezza internazionale e della solidarietà. Allo stesso modo, volgendo lo sguardo a livello interno, richiamiamo con forza la necessità che lo spirito di coesione e l’investimento sui nostri valori siano principi ispiratori, per lasciarci guidare con ottimismo e con fiducia verso il nostro futuro. Senza indulgere a riflessioni retoriche e di circostanza, ci sta a cuore il bene dei nostri cittadini e ci impegneremo per infondere una nuova sintonia che scaturisca da una rinnovata volontà di essere uniti; una volontà di unione e di pacificazione che, sola, può tendere all’effettivo superamento di quello spirito di rassegnazione che ha accompagnato le tante famiglie e la collettività sammarinese nelle pesanti strettoie di una crisi economica e sociale che vogliamo lasciarci alle spalle. Così come nel mondo bancario il denominatore comune è, o dovrebbe essere, il rapporto di fiducia dei clienti rispetto all’istituzione, allo stesso modo nella relazione fra Stato e cittadini non può venir meno quel collante di fiducia, che è condizione essenziale per rinsaldare il senso di appartenenza allo Stato e alla Comunità. In questa logica riteniamo -e ci impegneremo per trasferire un monito di cui abbiamo piena coscienza- che sia doveroso riportare nei cittadini una visione positiva e lungimirante, che parta dalla consapevolezza dei nostri valori; dei valori di uno Stato che garantisce sicurezza, che facilita l’incontro e che non trascura gli ultimi, di uno Stato solido e solidale, che fa leva 5 sul concetto di cittadinanza e che sollecita i Sammarinesi a tornare a credere in sé stessi, nelle proprie istituzioni e a recuperare la propria innata energia vitale. Vogliamo riportare nei nostri cittadini condizioni di rinnovata serenità e individuare quelle nuove prospettive di rilancio, che passino attraverso la coscienza della nostra identità e delle nostre conquiste. Non possiamo non riconoscere il raggiungimento di uno stato sociale che eccelle in previdenza, in assistenza, in ammortizzatori sociali e nella protezione delle fasce più deboli e che non ha subito erosioni nella tremenda congiuntura economica del periodo più recente; non vogliamo altresì tacere un sistema sanitario e di sicurezza sociale invidiato dai più, così come una scuola accogliente e inclusiva, che contribuisce, tra l’altro, alla costruzione di una cultura specifica di competenze di cittadinanza. Il Popolo sammarinese ha dato ampia prova di saper sostenere con responsabilità le scelte, non sempre facili, che San Marino ha adottato per una trasformazione dell’assetto economico che fosse allineato ai parametri internazionali; la Repubblica dispone oggi di un quadro giuridico e normativo evoluto in materia di trasparenza e di lotta ai fenomeni distorsivi della corruzione e del riciclaggio. Sono state scelte di sistema, che hanno modificato sensibilmente la percezione degli equilibri politici e istituzionali e richiamato l’interesse ad anteporre l’economia reale e l’effettivo rilancio dei principali motori di sviluppo alle logiche del mero profitto. Per queste ragioni, ci rivolgiamo oggi a tutti i Sammarinesi, per richiamare l’opportunità che non venga dispersa la capacità di credere nella forza di un Paese che ha dimostrato coraggio nelle scelte e priorità assoluta verso l’interesse esclusivo dei suoi cittadini. Ci confortano le tante attestazioni di stima e il riconoscimento dei passi compiuti da parte dei maggiori Organismi internazionali, oltre che dei tanti Paesi amici ma, ancor più, ci incoraggia il sentimento di fiducia percepito in Repubblica, che può solo indurre a proseguire nel percorso tracciato. 6 Con realismo e senso critico accompagneremo nel prossimo semestre il programma di riforme in atto, vigilando affinché i principi dell’interesse generale, della legalità e dell’onestà siano gli imperativi etici e morali di ogni provvedimento e di ogni azione. Non trascureremo le giovani generazioni, la nostra forza pulsante, la nostra migliore riserva di energia, ricca di talento, di volontà e di entusiasmo; a loro dobbiamo garantire le migliori opportunità di formazione, di ricerca e di realizzazione, in qualità di destinatari dell’eredità delle nostre Istituzioni e del nostro cammino di libertà e di democrazia. E’ con questo spirito che la Reggenza si appresta a ricoprire un incarico di cui sente tutta la piena responsabilità, perché le offre la straordinaria opportunità di agire in nome e per conto della risorsa più preziosa di un Paese, rappresentata dai suoi Cittadini. A Voi Cittadini va in questo momento e nel prossimo semestre il nostro pensiero più affettuoso e profondo; a noi, Capitani Reggenti, l’altissimo onore di tutelarVi e di difenderVi.

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