Consiglio: comma comunicazioni tutto sulle banche
San Marino. Il licenziamento dell’ormai ex direttore di Banca centrale, Lorenzo Savorelli, e la bocciatura del progetto di legge del Pdcs per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul sistema finanziario tengono banco all’apertura Consiglio Grande e Generale di settembre. I lavori della mattina restano quindi incentrati sui temi di attualità: il comma Comunicazioni si apre con il riferimento del segretario di Stato per le Finanze, Simone Celli, sulle motivazioni che hanno spinto il Comitato per il credito e il risparmio a sfiduciare Savorelli. Lo stesso Segretario fa pervenire ai consiglieri la lettera con cui il Ccr, lo scorso 30 agosto, ha invitato il Consiglio direttivo di Banca centrale a licenziarlo in tronco. “Le motivazioni che hanno spinto il governo a questa decisione sono molteplici- spiega Celli- e in modo particolare riguardano la gestione di quella che doveva essere l’azione di ristrutturazione di Cassa di Risparmio, ovvero il piano di diluizione delle perdite accertate con il bilancio di esercizio 2016”. Più in generale i motivi sono riconducibili a “una discrasia evidente- sottolinea- tra l’approccio del governo e quello proposta dal capo della Vigilanza di Banca centrale”. Infatti, da una parte “si chiedeva un piano di dilazione delle perdite che doveva prevedere una determinata sostenibilità per lo Stato, dall’altra si preferiva un piano più aggressivo”.
Il segretario di Stato puntualizza infine come il licenziamento di Savorelli non significhi “un cambio di rotta nella strategia del sistema bancario e finanziario, che governo e maggioranza hanno pienamente condiviso”.
Per l’opposizione, le motivazioni, così come riportate nel dettaglio della lettera del Ccr sono gravi e rappresentano una conferma dei dubbi e delle critiche sollevate nei mesi scorsi. “Siamo venuti per 8 mesi in Aula a discutere su decreti- manda a dire Francesco Mussoni, Pdcs- e oggi vediamo che non c’era il supporto tecnico di Bcsm sulle questioni Cassa / Asset e che mancava una visione tecnica per sapere dove si andava”. Per il consigliere, gli interventi odierni dei Segretari di Stato “risuonano come un mea culpa, si sono ravveduti degli errori fatti”, ma ricorda loro le proprie responsabilità: “Si sta gestendo il Paese e la sua sovranità con il sistema bancario”. Teodoro Lonfernini chiede a Celli di farsi carico degli errori riconosciuti: “Non dico ‘si dimetta’, ma alla luce di ciò- suggerisce- metteteci intorno ad un tavolo e facciamo in modo che il Paese riparta”.
Per Denise Bronzetti, Ps, nella lettera del Ccr “ci sono punti di una gravità estrema sulla mancanze del direttore”. Ma le responsabilità “difficilmente possono riguardare solo l’operato del direttore di Bcsm, dovrebbero interessare tutta la governance. Inoltre sotto la lente ci sono scelte compiute che non sono solo squisitamente tecniche, ma anche politiche”.
Nonostante gli ultimi sviluppi, “il governo va avanti a testa bassa, a colpi di decreti e l’epilogo si è avuto con la bocciatura del Pdl sulla commissione di inchiesta” denuncia quindi Gian Carlo Venturini, Pdcs. “A marzo- ricorda- siamo stati accusati di dossieraggio e complottismo, oggi questi elementi potevano essere chiariti invece di addurre motivazioni fugaci per respingere il pdl presentato dal nostro partito”.
Anche Davide Forcellini, Rete, stigmatizza il rifiuto dei commissari di maggioranza a procedere con l’avvio di una commissione di inchiesta. “Questi commissari- manda a dire- si sono presi la responsabilità di negare al Paese la possibilità di conoscere cosa è successo in questi anni al sistema bancario”. Margherita Amici, Rf, ribatte che i motivi della maggioranza nel bocciare il Pdl non sono il non voler fare chiarezza. “Ad oggi- spiega- sulla vicenda Cassa-Asset sono pendenti una serie di procedimenti nel Tribunale amministrativo, si richiede giungano al termine per consentire l’avvio di una commissione di inchiesta. Per questo, tutta la maggioranza si è dichiarata disponibile a istituirla successivamente”. Inoltre, anche l’oggetto dell’indagine andrebbe inquadrato, spiega, più a soggetti politici che non istituzionali.
Iro Belluzzi, Psd, anticipa quindi un Odg che chieda l’invio al Tribunale di tutta la documentazione degli atti della Vigilanza compiuti dal momento in cui si è insediato Savorelli. “Perché quanto meno- spiega- si verifichi la congruenza del loro agire con le norme del nostro Paese”.
Cambia tema Marina Lazzarini, Ssd, intervenendo con una dura condanna degli episodi di violenza sessuale accaduti il 25 agosto scorso a Rimini.
Mariella Mularoni, Pdcs, in apertura dei lavori ha dato lettura di un Odg aperto alla condivisione di tutti i gruppi consiliari per l’istituzione della “giornata dei Castelli” la terza domenica di Settembre di ogni anno che “metterà al centro le Giunte di castello e la loro attività”. Il Consiglio si interrompe con il dibattito fermo sul comma Comunicazioni, che quindi riprende con la seduta pomeridiana.