Celli: La ricapitalizzazione di Carisp dovrà essere compatibile con le nostre risorse
San Marino. La televisione di Stato riporta il commento del Segretario Celli alle nuove dimissioni nel Cda di Carisp. E soprattutto alle motivazioni divulgate da Borri tramite Ansa. Il Segretario di Stato alle Finanze non replica direttamente alle parole di Borri, ma tiene a sottolineare che “il piano su cui sta lavorando in autonomia il Cda, ovviamente confrontandosi con il socio Stato, deve tener conto del principio della sostenibilità finanziaria, pertanto – puntualizza – il Governo ha espresso solamente l’orientamento di poter rendere questo piano di diluizione delle perdite su base pluriennale, e quindi compatibile con quelle che sono le capacità finanziarie dello Stato nel breve, medio e lungo termine”. La priorità del Governo, ribadita da Simone Celli, è dunque l’esigenza di dare stabilità finanziaria al Paese e “questo – assicura – non significa assolutamente tornare indietro rispetto all’obiettivo di aver dato a Cassa un bilancio che rappresenti in modo veritiero e realistico la sua situazione contabile e patrimoniale”. Ribadito infine l’impegno del Governo nel dialogo con le parti politiche e sociali per “tutte le scelte che verranno compiute su Cassa di Risparmio in merito al piano di ricapitalizzazione”. Fissati già a partire da lunedì incontri con Abs, sindacati, categorie economiche e minoranza.
Rimane la sensazione che, dietro alle dimissioni di altri due membri del Cda, ci sia molto di più. Del resto, l’ormai famoso 5 ter, dove viene previsto appunto il piano di ammortamento del debito, era già noto da tempo, quindi non può essere considerato una novità. Tra l’altro, Borri, non più di una settimana fa, era accanto a Celli negli incontri tra governo e parti sociali. Quindi, in posizione davvero di primo piano e di grande sintonia col governo.
Evidentemente è successo qualcos’altro che, dopo la vicenda Savorelli, agita le acque sia in Banca Centrale, sia in Carisp. Domani ci saranno nuovi incontri del governo con le forze politiche e sociali, anche con ABS, che sembra avere riacquisito il suo antico ruolo. Forse si potrà capire qualcosa in più.
Inoltre, pare di intuire che la prossima assemblea dei soci di Carisp non potrà avvenire finché il Cda non sarà di nuovo completo e nel pieno delle sue funzioni. Un passaggio, anche questo, che potrebbe non essere indolore.