Savorelli licenziato, o è ancora in sella? Bcsm – Governo: è burrasca?
San Marino. Il “gran giorno” di Savorelli non sembra affatto essersi concluso ieri, quando il CCR gli ha dato il ben servito, nonostante i pareri discordi al suo interno. La formalizzazione del licenziamento tocca al Consiglio Direttivo di Banca Centrale, dove Savorelli siede con potere consultivo, anche se non di voto. Alcune fonti rivelano già una decisione conforme a quella del CCR, che deve avvenire all’unanimità, ma ufficialmente non è arrivata né conferma, né smentita.
Tra l’altro, nelle prerogative di Savorelli, c’è anche la presidenza del Coordinamento della Vigilanza, di cui dispone la deliberazione delle decisioni assunte.
Domanda: in tutte le faccende intercorse nelle settimane scorse, andate poi a finire in tribunale (vedi vicenda Asset), chi si assumerà la responsabilità di fronte ai giudici? Andrà a finire tutto in cavalleria? Che sarebbe anche in tema, vista la sua doppia personalità di sceriffo.
Senza contare tutti i problemi che pone l’eventuale risoluzione di un contratto, che come è lunga abitudine sammarinese, è un contratto capestro: naturalmente sempre per lo Stato.
Ma ci sono ben altre tempeste che si agitano all’orizzonte: quella scatenata dalla relazione di BCSM sul management di Cassa di Risparmio, pubblicata ieri per stralci dall’Ansa.
Praticamente la relazione usa toni ben diversi da quelli del governo: rivela lacune, difetti, omissioni inadeguatezze, che si aggiungo alla continua richiesta di finanziamenti senza l’impegno a trovare una soluzione per tale carenza di liquidità; il perseguimento di interessi estranei a quello dell’impresa bancaria nella concessione degli affidamenti; la mancanza di adozione di autonome decisioni sugli affidamenti, e tutta una bella serie di perle come queste appena descritte. Che culminano con l’esplicita richiesta di allontanamento del presidente Nicola Romito, che non rispetta i requisiti di onorabilità.
Il governo, invece, l’ha difeso a spada tratta fino alla presentazione del bilancio.
Cosa accadrà adesso? Il governo difenderà ancora Banca Centrale? E come si farà a conciliare la relazione con il progetto di rilancio di Carisp?
È facile intuire che i prossimi giorni non saranno facili per nessuno.