Adesso.sm alla DC: siete stati voi a non fare chiarezza nei bilanci
San Marino. Destano enormi perplessità le dichiarazioni del Partito Democratico Cristiano secondo cui il bilancio di CARISP non sarebbe veritiero.
È la stessa DC che nei famigerati anni novanta falsificò i bilanci dello Stato e nella legislatura scorsa si oppose strenuamente a fare chiarezza sulla reale situazione delle banche, e in particolare di CARISP, ed ora si comprende bene perché.
Dopo le elezioni la DC ha raccontato la favoletta che CARISP sarebbe stata svenduta a qualche misterioso privato, cosa che ovviamente non è avvenuta perché CARISP è saldamente in mano pubblica.
Poi ha raccontato che l’AQR, una fotografia reale della situazione bancaria sammarinese da cui era necessario ripartire per risanare il sistema finanziario, avrebbe procurato catastrofi. Ovviamente non è avvenuto nulla di tutto questo, anzi l’AQR è proprio il uno dei presupposti per la rinascita dell’intero sistema.
Ha poi raccontato, e continua a farlo, che la gestione degli NPL sarà regalata a qualche soggetto privato. Non ci sarà, invece, nessuna svendita, come vorrebbe invece fare la DC con il suo progetto di affidare la gestione degli NPL a chi li aveva creati. Essi saranno gestiti da un soggetto pubblico, nell’interesse pubblico.
Ora racconta che i bilanci di CARISP, compreso il buco nero di DELTA, non erano poi così male e che si è esagerato nelle valutazioni negative.
Per buona misura la DC parla di colpevoli immaginari per cui, in disaccordo con altre forze politiche di opposizione e rappresentanze sociali, non ritiene che vadano promosse azioni di responsabilità nei confronti di chi doveva garantire la corretta gestione di CARISP ma evidentemente non l’ha fatto, come hanno capito tutti i sammarinesi.
Al di là della valutazione delle perdite di CARISP, che a prescindere da ogni ragionamento, rimangono comunque consistenti, è evidente che occorre assolutamente voltare pagina.
Occorre lasciarci alle spalle un modello di sistema finanziario che ha portato tanti danni al nostro Paese e che è di ostacolo al rilancio dell’economia. L’interesse pubblico torna al centro della politica.
Le soluzioni all’attuale dissesto di CARISP, che già vengono prospettate, tuteleranno i risparmiatori, i dipendenti del settore, le imprese e il rilancio del Paese.
Se in futuro la situazione di CARISP, in particolare per quanto riguarda il recupero dei crediti di difficile riscossione, si dimostrerà meno pesante di quella prevista, i benefici saranno pubblici e non certo appannaggio di qualche soggetto privato.
La DC ha purtroppo dimostrato di rimanere prigioniera di un passato che ha arrecato enormi danni la Paese e che non deve tornare mai più. Il Paese ha invece necessità di costruire un futuro, magari con sacrifici ma con l’obiettivo di dare prospettive di sviluppo al sistema finanziario, all’economia e alle future generazioni.
ADESSO.SM continuerà a esprimere il massimo impegno in questa direzione.