Politica

Finanziamento ai partiti, passa la nuova legge

San Marino. Il Consiglio approva, dopo un lungo dibattito, la legge sul finanziamento ai partiti con l’eliminazione del raddoppio del contributo in occasione della campagna elettorale. Di seguito la nota della Segreteria Interni e quella della coalizione Adesso.sm.

Nella seduta odierna del Consiglio Grande e Generale è stato approvato il Progetto di Legge Modifiche alla Legge 23 novembre 2005 n. 170 “Finanziamento dei partiti e movimenti politici”.

L’intervento normativo discende direttamente dal Programma di Governo della coalizione “Adesso.sm” e tiene conto delle indicazioni del GRECO in materia di norme contro la corruzione nel finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali.

Il provvedimento nel medio periodo interviene sulla voce di spesa specifica e nell’immediato fornisce strumenti di conoscenza ai cittadini e di maggior controllo al Collegio dei Sindaci Revisori che verranno scelti con il meccanismo del sorteggio.

Un ulteriore passo in avanti sulla strada della modernizzazione delle norme che regolano l’operato dei soggetti politici sammarinesi rivolto sia alla cittadinanza che agli interlocutori internazionali, necessario per presentare un Paese civile e moderno.

Il dibattito è stato acceso e articolato con digressioni legate a giudizi e posizioni sulla attuale Legge Elettorale pur non trattandosi di un intervento di modifica della stessa norma.

Il clima generale ha sicuramente influenzato le posizioni dei partiti e dei movimenti di opposizione e spesso ha prevalso la voglia di polemizzare a prescindere dai contenuti.

Infatti l’esito della votazione, in questo senso, è emblematico: 38 voti a favore 8 contrari e 9 astenuti.

Il Segretario di Stato per gli Affari Interni Guerrino Zanotti a nome del Governo e della maggioranza esprime soddisfazione e ribadisce che il finanziamento pubblico annuale ai partiti e movimenti politici è uno strumento importante al fine di garantire lo svolgimento dell’attività politica in modo libero senza dipendenza da supporti economici esterni.

Il Segretario Zanotti sottolinea fra i punti salienti, della nuova legge, le modalità di pubblicazione sia dei bilanci che delle specifiche relazioni del Collegio dei Sindaci Revisori al fine di mettere a disposizione della cittadinanza, attraverso i canali istituzionali, tutta la documentazione, inerente ad un tema assai delicato quale è il finanziamento pubblico dei Partiti e dei Movimenti politici.

Nel dibattito consigliare alcuni membri dei gruppi di opposizione hanno rimarcato in senso negativo la scelta di norme “speciali” sulle verifiche dei bilanci rispetto alle norme vigenti per le società di diritto privato.

Il Governo sottolinea che non si tratta di “un processo alle intenzioni” ma ritiene i partiti, siano essi parte della maggioranza che dell’opposizione, soggetti con finalità e attività molto particolari rispetto alle società o ai soggetti economici in genere, e per questo degni di un processo di verifica e di pubblicizzazione della gestione delle risorse economiche differenti. In questo senso è da valutare anche l’inasprimento delle pene per i trasgressori e il prolungamento dei termini di prescrizione.

Prosegue il Segretario per gli Affari Interni: “Riteniamo questa scelta particolarmente importante in un momento politico come quello attuale dove anche la politica sammarinese si è recentemente trovata coinvolta in fatti che sono tuttora al vaglio della magistratura”.

La legge appena approvata ambisce a togliere ogni possibile opacità rispetto al meccanismo di sostentamento economico delle formazioni politiche che compongono il Consiglio Grande e Generale, mettendo la Repubblica di San Marino nella schiera virtuosa dei Paesi democratici anche a livello internazionale. (Segreteria Interni)

Durante la seduta consiliare di oggi, la maggioranza ha portato a completamento un altro dei punti contemplati nel programma elettorale: è stato infatti approvato con 38 voti a favore, 8 contrari e 9 astenuti il Progetto di Legge con cui il Governo ha inteso abolire il raddoppio del contributo elettorale che partiti e movimenti percepiscono l’anno delle elezioni.

In questa fase di difficoltà generale del Paese, la politica lancia così un messaggio forte nell’ottica di un recupero della credibilità perduta agli occhi dei cittadini. Questo provvedimento non deve essere inteso come una rivoluzione copernicana di una politica che, in ogni caso, nella Repubblica di San Marino ha dei costi molto più bassi rispetto a qualsiasi altro Paese europeo; semplicemente, piuttosto, come un segno concreto in un momento in cui tutto il Paese è soggetto a una profonda difficoltà economica, finanziaria e sociale.

Siamo convinti che la politica per prima debba fare la sua parte, attraverso un utilizzo più accorto e prudente delle risorse fornite dallo Stato.

Seppure nella consapevolezza che questa nuova disposizione non avrà immediato effetto sul bilancio dello Stato, è stato comunque aggiunto oggi un nuovo elemento nel puzzle che il Governo e la maggioranza stanno costruendo per una gestione più oculata dei conti pubblici.

(Adesso.sm)

 

 

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