Politica

DC, vogliamo una commissione d’inchiesta sulle banche

Giochi del Titano

San Marino. Dopo l’esposto alla Reggenza, dopo l’ordine del giorno – poi respinto – presentato durante l’ultima sessione consiliare, arriva un progetto di leggeLa DC chiede una commissione d’inchiesta per fare chiarezza in ambito politico, sulle vicende recenti come del passato e sulle scelte di prospettiva del settore bancario e finanziario. Domande reiterate al governo, risposte che non arrivano.
Commissariamento di Asset, ma soprattutto Carisp, per cui proprio il segretario Gian Carlo Venturini chiede spiegazioni “sulla presenza nei CDA dell’istituto, ieri come lo scorso venerdì, di un consigliere dimissionario e di un Presidente, che ha rassegnato le dimissioni attraverso una lettera, letta in Consiglio dal segretario Celli”. Allarga gli interrogativi: “Chi redigerà il bilancio di Carisp? Chi firmerà la relazione? Ci saranno svalutazioni? Nuovi interrogativi – prosegue – che meritano risposte”.
“Si era annunciato come il governo della trasparenza – dice Alessandro Cardelli – invece non risponde, oppure lo fa all’esterno del sistema: che l’AQR fosse ormai ultimato ce l’ha detto La Stampa; nulla sappiamo sulla gestione degli NPL; manca la visione sul futuro del sistema, scongiurando prospettive – dall’emissione di titoli di debito pubblico ad un intervento del Fondo Monetario – “che porterebbero il Paese alla perdita di sovranità”.
“Scelte vitali da cui dipendono la credibilità e la sostenibilità futura del sistema – incalza Pasquale Valentini – e non possono non essere condivise”, ricordando come la maggioranza rappresenti solo il 30% del Paese, e “sulle quali – dice – non possono permanere opacità”. Commissione di inchiesta, così, “per eliminare ogni sospetto e chiarire comportamenti non lineari, che finiscono con il generare nella cittadinanza incertezza, se non panico”. Accanto a Carisp, nel mirino il ruolo di Banca Centrale “nei rapporti con il Fondo Monetario e i silenzi di via del Voltone verso la politica come verso l’opinione pubblica”. Poi, il commissariamento di Asset e l’intervento del governo a tutela dei fondi pensioni. “Su quali garanzie?” – chiede ancora Teodoro Lonfernini. Sul caso Carisp lancia un provocazione, chiedendo di affidare alle opposizioni il ruolo del Presidente del Cda. Marca poi un distinguo rispetto all’azione delle altre forze di opposizione, in testa Rete-MDSI: “Chiediamo risposte politiche – dice – non vogliamo ricorrere al tribunale, perché vorrebbe dire che la politica ha fallito”.

(Fonte: San Marino RTV)