Politica

MDSI, che partita si sta giocando?

Giochi del Titano

San Marino. Il movimento MDSI torna sui temi bancari e finanziari, sulla latitanza del governo nel dare risposte e spiegazioni, su Banca Centrale che detta le regole a tutti, anche alla politica. Ecco la nota integrale diffusa oggi.

In occasione della serata pubblica “operazione verità sui conti pubblici” il segretario di stato Celli parlava di “shock di liquidità” comunicando che a fine giugno non ci sarebbe stata la liquidità di cassa per pagare gli stipendi statali, ingenerando paura e timori tra i cittadini. Qualche settimana dopo, una fuga di notizie, orientativamente in prossimità della riunione del Comitato per il Credito e Risparmio, portava a conoscenza tramite organi di stampa italiani, dati di rilievo e sconosciuti sul sistema bancario sammarinese, che ne dipingevano un futuro a tinte fosche. Contemporaneamente, il Governo interviene a gamba tesa su Cassa di risparmio sfiduciandone il Cda ad un mese dalla scadenza naturale per sostituirlo con un uno nuovo, il cui presidente è rinviato a giudizio, e Banca Centrale ordina il commissariamento di Asset Banca, di cui non se ne conoscono, e se vi siano, le motivazioni, provocando un’emorragia di liquidità e mettendo a serio rischio l’istituto bancario.

Alla luce dei fatti sopra esposti ci chiediamo cosa intendono il segretario Celli ed il presidente di Banca Centrale quando dicono: “è necessario veicolare le informazioni nel modo più corretto e opportuno, per evitare l’effetto panico nei cittadini?” Tutto questo è stato fatto a tutela del sistema o è servito   a destabilizzarlo? Nonostante le ripetute richieste, non ci vengono date risposte alle interpellanze. Nonostante i riferimenti segreti in commissione finanze e pubblici in Consiglio Grande e Generale, ad oggi non si conoscono le linee guide, i dati, il progetto che questo governo intende mettere in atto per risolvere il problema del sistema bancario sammarinese e dei suoi Npl. Abbiamo sollevato dubbi e collegamenti che nessuno ha smentito. Il tanto sbandierato cambiamento e la condivisione, nei fatti non vengono attuati.

Un governo che ha dato carta bianca ad una governance di banca centrale che, anziché fungere da arbitro della partita, ne è giocatore attivo, e a noi non è dato conoscere, quale partita e su quale tavolo stia giocando. Non ci meravigliamo come le ricette dettate dall’ attuale Presidente di Banca Centrale vengano prese per buone da questo governo, che lo ricordiamo, conta ben 2 membri che sono dipendenti di Banca Centrale e che pertanto obbediscono agli ordini del loro datore di lavoro. Non ce ne stupiamo, ma la credibilità viene a meno.  E ci dispiace che il ruolo di segretario di stato venga svilito e sottomesso ai voleri di un presidente di Banca Centrale, che dal congresso di stato dovrebbe raccogliere gli indirizzi politici ed invece ne detta le regole.

(Fonte: MDSI)