Politica

Celli rispedisce al mittente le accuse rivolte al Governo e a BCSM

Giochi del Titano

Da Washington Simone Celli replica alla DC e alla sua dirigenza. Sta partecipando con il presidente di Bcsm Grais, il Direttore Savorelli e il Segretario di Stato all’Industria, Andrea Zafferani, all’assemblea primaverile del Fondo monetario internazionale. Pesa l’esposto che la DC ha consegnato alla Reggenza e reso pubblico anche sui social media. “Di illegale, mi sia consentita la provocazione, c’è soltanto la brutta eredità che hanno lasciato ai sammarinesi i governi precedenti”. Quindi Celli aggiunge: “Vengono accusati Governo e Banca centrale. Sarebbe invece il caso che i responsabili del disastro economico del nostro sistema finanziario pensassero a come difendersi e chiedessero scusa ai nostri concittadini, che sanno benissimo come stanno le cose e ci chiedono soltanto di porvi rimedio.”

Insomma, il Segretario alle Finanze, sostenuto dalla sua maggioranza e da Banca Centrale, va dritto sulla strada tracciata, anche sulla scorta delle raccomandazioni dello stesso FMI. E Grais, a Washington, illustra la sua “ricetta” per salvare le banche e l’intero sistema creditizio sammarinese. “Adesso, dopo la fase di diagnostica, inizia quella di attuazione: se si vuole un sistema operativo i parametri devono essere giusti e fra questi parametri ci sono la qualità del management delle banche, il risk management, gli accantonamenti e i ratio di capitale.” Sono parole del presidente Grais. Lui e il direttore Savorelli hanno avuto molti incontri per illustrare quanto è stato fatto a San Marino. Le parole d’ordine sono: trasparenza ed efficienza. Ma soprattutto rimettere in piedi un sistema profondamente colpito – e non è solo questione di crisi economica – da una serie di fattori che forse finora sono stati sottovalutati. Ma c’è un problema anche di opinione pubblica, che, di fronte alla feroce battaglia politica su questo tema, con i diversi schieramenti che si danno battaglia senza esclusione di colpi, è sempre più preoccupata. Intanto il governo dà appuntamento ai cittadini giovedì 27, con la promessa di dare tutte le risposte.