DIM, chi trama contro la Repubblica?
San Marino. Nuova interpellanza presentata dal Movimento RETE e Movimento Democratico San Marino Insieme su incorporazione SUMS – Cassa di Risparmio e sospetta trama di relazioni avverse alla Repubblica.
Con riferimento:
-Al paragrafo “I.VI) La fusione per incorporazione del Silo Molino Forno S.p.A.” della relazione prodotta dagli avvocati Nazareno Bugli, Marco Giancarlo Rossini e Orietta Berardi in esito all’incarico ricevuto dal Congresso di Stato con delibera del 19 luglio 2016, e depositata alla Segreteria esecutiva in data 23 agosto 2016, da cui risulta che: “Per effetto della fusione, fra le altre, si legge nel pubblico atto sopra citato, Cassa mantiene invariato l’ammontare del proprio capitale sociale pari ad euro 100.634.322.00= istituendo apposita riserva non distribuibile corrispondente al valore economico della società incorporata ed indicata in euro 9.178.913”.
-Alle dichiarazioni dello “Staff Representative” contenute nel documento pubblicato in data 6 aprile 2017 dal Fondo monetario internazionale, facenti seguito alle consultazioni svoltesi in data 3 aprile 2017, e qui di seguito riportate: “The CBSM informed staff that the most recent recapitalization of the largest bank, Cassa di Risparmio di San Marino (CRSM) in 2016 entailed the use of an inflated value of a real estate asset, which brought CRSM’s capital adequacy ratio to 11.4 percent, meeting the regulatory requirement. The CBSM is investigating the matter further, as well as assessing the bank’s financial position in the context of the pending AQR exercise”.
-All’articolo di giornale apparso in data 26 marzo 2017 sul Corriere della Sera a firma di Federico Fubini, il quale scriveva che “Più di recente ci sarebbe stato un aumento di capitale fittizio, grazie al conferimento a Cassa di Risparmio di certe attività immobiliari, quadruplicandone i valori sulla carta”.
-All’intervento verbale svolto dal Consigliere Elena Tonnini nel comma comunicazioni della seduta consiliare del 17 marzo scorso, qui di seguito in parte trascritto: “Sullo sfondo di tutto questo c’è il preoccupante collegamento delle società lussemburghesi e ci sono alcuni personaggi, come appunto la famiglia Confuorti. E qui mi soffermo un attimo, perché i fratelli Confuorti sono proprietaria di un’altra società lussemburghese che si chiama Advantage financial società anonima, i cui amministratori risultano Pedrizzi Riccardo, Confuorti Francesco e Confuorti Giuseppe, Mariscalco Inturretta. I fratelli Confuorti e Mariscalco erano, in Italia, anche nel consiglio di amministrazione di Baig, Banca advantage investimenti e gestioni, prima che nel 2004 venissero colpiti dagli interventi della vigilanza di Banca d’Italia per carenze nell’organizzazione e controlli nell’erogazione del credito, carenze nei controlli interni da parte del collegio dei sindaci, irregolarità di trasferimento dei titoli da parte del consiglio di amministrazione, collegio e direttore, inesattezze delle segnalazioni dell’organo di vigilanza. Ecco, di questi quattro soci, tre vengono sanzionati dalla vigilanza italiana, da Banca d’Italia e assieme a queste persone Pedrizzi Giuseppe di Reggio Calabria risulta anche nella società anonima lussemburghese, e si tratta del padre di Pedrizzi che Banca centrale ha indicato come commissario dentro ad Asset banca. E allora, anche questa è una casualità? […] Perché iniziano ad essercene tante, una dopo l’altra. E allora, questo governo e la maggioranza hanno il dovere di escludere che esista un collegamento rispetto alla fitta rete di conoscenze in Lussemburgo, un mondo che l’attuale Presidente di Banca centrale Grais conosce molto bene, essendo stato anch’egli fino al marzo del 2016 amministratore di una società anonima in quella sede. […] Oltretutto ci risulta che Confuorti abbia affidamenti molto consistenti con sottostanti titoli di società in una banca sammarinese. Ci piacerebbe sapere in quale. Anche qui, è un’altra domanda che ci poniamo. E allora vediamo che c’è una serie di casualità, ma quello che ci chiediamo, se invece tutta questa seria di casualità fossero una serie di azioni dettate da una regia esterna? Ecco credo che a questa domanda anche dovremmo rispondere. Se chi ha la necessità a San Marino di salvare il salvabile della propria banca e dei propria affari non si facesse scrupoli a fare da cavallo di Troia per fare entrare a San Marino persone che hanno tutt’altro interesse rispetto alla tutela dei risparmiatori sammarinesi e del Paese? Se ci fosse questa volontà? Io credo che dobbiamo prenderla in considerazione e dobbiamo escluderla. Dobbiamo escluderla. Si tratta in fondo di persone esterne, questo è vero, ma che hanno portato soldi all’interno del nostro sistema. E forse hanno tutta la volontà di tutelare queste parti. Forse si tratta di soldi provenienti da fuori ma che non possono più far circolare all’interno dell’Unione europea? E allora forse sarebbe anche perfetta una piccola Repubblica che ha una vigilanza che appare sempre più creata su misura, senza bandi, ma tramite scelte mirate da parte dei vertici di Banca centrale. Una Banca centrale i cui vertici non sono avulsi da rapporti con società lussemburghesi che sono sempre più presenti nel nostro territorio, il territorio di una Repubblica che ci pare in questo momento priva di anticorpi e all’interno della quale con un piccolo capitale non ci si compra solo una banca, ma ci si compra un intero sistema.”
Gli elementi portati a conoscenza dell’Aula dal Consigliere Tonnini, così come altri ancora riguardanti la medesima trama di relazioni, sono stati illustrati, con dovizia di dettagli, ai gruppi consiliari di maggioranza, sia nel corso di un incontro tenutesi in data 14 marzo 2017, sia attraverso l’invio a mezzo posta elettronica della relativa documentazione, avvenuto in data 23 marzo 2017.
Considerato con particolare riguardo che: per esclusione, l’operazione immobiliare che ha coinvolto Cassa di risparmio cui si fa riferimento sia nello Statement by the Staff Representative del Fondo monetario internazionale che nell’articolo del Corriere della sera, non può che essere la stessa riportata nella relazione dei tre professionisti sammarinesi, ovvero l’incorporazione della SUMS in Cassa di risparmio S.p.A., e dunque il conferimento del palazzo Silo molino forno della SUMS stessa a quest’ultima.
Il valore contenuto nella medesima relazione e riferibile a tale immobile – circa 9 milioni di euro – secondo il parere raccolto in via informale da alcuni tecnici del settore, considerata la metratura e le particolari caratteristiche dello stesso, risulterebbe essere del tutto allineato a valori di mercato.
La relazione in oggetto avendo come obbiettivo la ridefinizione degli assetti partecipativi all’interno della Cassa di risparmio e dunque la legittima tutela dell’interesse Stato va considerata una relazione di parte, relazione che – si sottolinea – è stata redatta dall’avvocato Marco Giancarlo Rossini, il quale successivamente è stato nominato Presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS, e dall’avvocato Orietta Berardi, la quale risulta essere moglie del Consigliere di Repubblica Futura, Roberto Giorgetti. Il suddetto Federico Fubini ha partecipato ed è intervenuto in almeno due occasioni a eventi organizzati dalla Advantage Financial, la società lussemburghese presieduta da Francesco Confuorti, e più in particolare al 7° Advantage Forum, Global Perspectives for Growth, tenutosi a Venezia in data 27 aprile 2015 e al Forum Advantage Ecological Footprint for Economic Growth, tenutosi a Roma in data 30 gennaio 2017.
L’articolo dello stesso Fubini è stato oggetto da parte dei movimenti politici da noi rappresentati di un esposto in Tribunale, in quanto si ipotizza possa essere ascrivibile a reati quali “rivelazione di segreto politico”, “violazione del segreto d’ufficio”, “abuso di informazioni privilegiate”, “agevolazione colposa della conoscenza dei segreti”, “infedeltà di affari di Stato”. Le dichiarazioni del Consigliere Elena Tonnini, seppur gravi e portate in un contesto istituzionale, ad oggi non hanno trovato alcuna smentita, né dai soggetti indicati, né tanto meno dalle Autorità competenti.
Si interpella il governo per conoscere
- Se il conferimento del palazzo Silo molino forno da parte di SUMS a Cassa di risparmio sia stato accompagnato da una o più perizie di stima. In caso di risposta affermativa, qual è il valore attribuito all’immobile.
- Se il governo in carica nella precedente legislatura – al quale partecipavano parte dei gruppi politici presenti anche nel governo attuale – si sia premurato, partecipando già allora l’Ecc.camera alla proprietà di Cassa di risparmio – di far svolgere un’autonoma perizia di stima.
- Se prima di procedere all’operazione di incorporazione fra la SUM e la Cassa di risparmio il governo di allora o i sindaci di governo abbiano preso visione di una o più perizie di stima relative al palazzo Silo molino forno.
- Se Banca centrale abbia autorizzato e in quale data l’operazione di incorporazione fra la SUMS e Cassa di risparmio; In caso di risposta affermativa, se in quella stessa data gli attuali vertici di Banca centrale, Grais e Savorelli, fossero o meno già insediati.
- Se – per le ragioni sopra esposte – la posizione dell’avvocato Rossini e dell’avvocato Berardi non siano da considerarsi come passibili di conflitto d’interessi.
- Se il governo stesso intenda promuovere un’indagine conoscitiva al fine di fugare i dubbi sui molti intrecci di relazioni che via via emergono fra finanzieri, giornalisti e grand commis, sia interni che esterni ai nostri confini, le quali sembrano tutte convergere sulle importanti questioni finanziarie cui il Paese è impegnato a trovare soluzione.
- Infine, per le medesime ragioni di chiarezza e trasparenza, si chiede l’elenco dei consulenti incaricati da Banca centrale a partire da gennaio 2016 e i rispettivi emolumenti percepiti, inclusa la data di inizio e fine rapporto, con specifica dell’oggetto dell’incarico.
Movimento RETE – Movimento Democratico San Marino Insieme