Politica

L’assemblea SSD nomina il nuovo Direttivo

Giochi del Titano

San Marino. Due giorni di lavori per SSD, con la forza propulsiva della vittoria elettorale, e la voglia di riscrivere la storia della sinistra. Così, al temine dell’assemblea, SSD procede a passo spedito verso il Congresso Fondativo che si terrà entro la metà dell’autunno. Nominato il Direttivo: è composto da 64 aderenti. Al suo interno verrà individuato un Gruppo esecutivo. I prossimi mesi saranno impegnativi. Servono infatti passaggi politici come la compilazione dello statuto e lo scioglimento delle forze che comporranno il nuovo partito. Rivestiranno un ruolo fondamentale i gruppi di lavoro. “La sinistra è abituata a sfide complesse e a percorsi travagliati. La sua anima è irrequieta, in continuo movimento. Restano però fermi i suoi principi fondanti: legalità, laicità dello Stato, antifascismo, certezza del diritto, pari opportunità. Così il Capogruppo di SSD in apertura di Assemblea. La sala è piena. Si rivivono le tappe del percorso, l’accelerazione dal 25 marzo in poi. In un anno tutto è cambiato. Oggi c’è la responsabilità di Governo. SSD propone una riflessione su diritti civili e sociali, vuole battersi contro discriminazioni e intolleranza, ribadisce il valore dell’equità nel mondo del lavoro. Sebbene alcuni temi non facciano parte dell’accordo di Governo, non si asterrà da decisioni anche su questioni per lungo tempo tabù, come maternità consapevole e interruzione di gravidanza, unioni civili, testamento biologico e fine vita. C’è fermento ed entusiasmo. “Torna la voglia di fare politica – commenta Morganti – è un bellissimo gruppo, c’è grande unità di intenti e di idee, una grande voglia di cambiamento. Questa è l’anima pulsante della sinistra che mi piace”. Nel corso dei lavori hanno preso la parola forze politiche e sociali. Per l’opposizione sono intervenuti solo Dc e Psd. Critiche per il mancato confronto sui grandi temi sono arrivate da Cardelli che ha raccolto l’invito di Morganti al dialogo, mentre Riccardi ha dichiarato che il suo partito vigilerà sul fronte delle riforme. Poi il saluto di Repubblica Futura e Civico 10. Morganti si dice soddisfatto per la considerazione delle altre forze politiche: “tutte hanno dimostrato una grande voglia di collaborazione e anche le forze sociali guardano con attenzione alla nascita di questa forza della sinistra”. Nella mozione finale è condivisa la proposta di collaborazione che Marco Di Maio ha presentato a nome del Pd nella definizione di priorità comuni fra San marino ed Italia, e l’affermazione dei diritti di cui l’Europa è protagonista. “Quando si parla di rilancio del centrosinistra mi sento a casa”, commenta Di Maio. Plaude alla Reggenza rosa, “uno dei segnali più belli che questa maggioranza potesse dare, non solo per i sammarinesi – afferma – ma anche per l’Italia e il nostro continente che in questo caso hanno qualcosa da imparare da San Marino”.

 

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