Politica

Congresso di Stato: clausola di salvaguardia per i conti pubblici

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Consueta riunione del lunedì per il Congresso di Stato, mentre i dipendenti One Gallery salgono di nuovo sul Pianello per incontrare l’Esecutivo, come avevano già fatto con la Reggenza e i Gruppi consiliari. La situazione sembra non sbloccarsi e ogni appello sembra cadere nel vuoto. Per molte famiglie, che non prendono lo stipendio da mesi, la vita diventa sempre più difficile.

Il Congresso di Stato, al termine della seduta, come sempre fa una sintesi degli argomenti trattati.

Posto nuovamente l’accento sul tema dei conti pubblici: in linea con la politica tracciata in queste settimane, il Governo – fa sapere il segretario alle Finanze, Celli – ha proceduto all’adozione della “clausola di salvaguardia” che consentirà allo Stato di risparmiare circa 2 milioni di euro nella gestione della finanza pubblica, operando tagli nei capitoli di spesa non obbligatoria. Depositato inoltre il progetto di legge “Norme in materia di mobilità sostenibile”: la volontà è di arrivare a dotare il parco macchine pubblico del 40 per cento di veicoli a propulsione ibrida o elettrica; sul fronte dell’incentivazione all’acquisto si prevede la riduzione del 50 per cento dell’imposta sulle importazioni per veicoli elettrici o a idrogeno, imposta ridotta del 20 per cento invece per mezzi ibridi; per quanto riguarda infine l’acquisto di stazioni di ricarica, se insediate presso civili abitazioni, previsto un 30 per cento sulla stessa tassazione.

Arriva anche la proroga sui termini di erogazione dell’assegno integrativo: “termine che – spiega il segretario alla Sanità, Santi – con decreto legge è stato prolungato dal 31 marzo al 30 giugno al massimo, per consentire alla cancelleria del Tribunale di ottemperare alle varie richieste in base alla legge. Infine, occhi puntati su informazione ed editoria: riattivata la delega con termine differito al 30 aprile 2017, il Congresso di Stato dà così il via libera all’emissione del decreto relativo al codice deontologico degli operatori dell’informazione, elaborato dalla Consulta e inviato all’esame dell’Esecutivo a metà febbraio scorso. L’auspicio ora è di giungere alla ratifica possibilmente nel Consiglio di marzo.