Consiglio Grande e Generale, comma unico sulle banche
Consiglio Grande e Generale. Non passa la richiesta della coalizione a guida Dc, San Marino prima di tutto, di aggiungere un comma segreto sulla situazione di Asset, ma di fatto si parla quasi solo di quello in apertura dei lavori. Il comma comunicazioni diventa così una sorta di comma unico sulle banche.
Criticato il Segretario alle Finanze Celli, che a detta di molti Consiglieri avrebbe dovuto riferire in apertura dei lavori e che invece lo fa a metà pomeriggio, dopo diverse sollecitazioni. Dopo di che, altre critiche perché non dice di più di quello che è già ampiamente noto a tutti, riconfermando l’autonomia di Banca Centrale nelle sue decisioni.
Emerge chiaramente la divisione netta dell’Aula tra chi è al governo e chi c’è stato fino a ieri, con accuse reciproche da una parte e dall’altra.
Pesano gli articoli usciti in questi giorni su alcune delle più grosse testate italiane e che, in qualche maniera, offrono più informazioni, di quanto non facciano le fonti ufficiali interne.
Pesa l’azione “trasparenza” del governo, giudicata né più e né meno che una sorta di marketing molto aggressivo per obiettivi che non sono affatto chiari e soluzioni che ancora non si vedono.
Il governo, da parte sua, con tutta la maggioranza al suo fianco, ribadisce l’entità dei problemi che ha ereditato, la bontà del suo programma, la volontà di uscire dal guado e rilanciare il Paese.
Un bel segnale arriva però in apertura della sessione serale, quando la Reggenza pone in votazione l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Roberto Ciavatta di Rete e sottoscritto da tutti i gruppi consiliari. Tratta le confische risarcitorie e si pone come appello al Collegio della Costituzionalità delle norme come invito a contrastare con ogni mezzo il riciclaggio internazionale.
Il Consiglio lo approva all’unanimità. La Reggenza si complimenta per questo passaggio politico e annuncia che domani alle 12 sospenderà i lavori del Consiglio per andare a rappresentare personalmente presso il Collegio Garante la volontà espressa dall’Aula.