Politica

Adesso.sm: la nostra verità sulla commissione finanze

L’incontro programmato fra i membri della Commissione Consiliare Finanze e i vertici di Banca Centrale è stato ricco di riflessioni, ha informato su importantissimi obiettivi già raggiunti, indicato gli obiettivi prossimi futuri e aperto il dialogo fra le componenti sulle decisioni che dovranno essere adottate per rilanciare lo sviluppo del sistema finanziario.

Stupisce leggere nelle comunicazioni delle due coalizioni di opposizione una tendenziale, medesima critica all’attivazione della Centrale Rischi e alla presunta mancanza di criteri oggettivi attraverso cui Banca Centrale sta effettuando l’analisi del sistema bancario e finanziario (AQR). Del resto il voto compatto delle opposizioni nel sostegno reciproco dei loro ordini del giorno, bocciati entrambi in Commissione con soli 5 voti favorevoli e 9 contrari, denota la presenza di una medesima opinione per affrontare la complessa realtà, che tra l’altro non si discosta da quella sostenuta da mesi dall’Associazione Bancaria Sammarinese e, oggettivamente, non perfettamente in linea con quella definita dal Presidente di Banca Centrale.

Non potendo entrare più di tanto nel merito della discussione di lunedì, coperta da riservatezza, possiamo però dire come l’analisi delle problematiche relative alla attuazione della Centrale Rischi siano state sviscerate fino in fondo sia nella dimensione dell’impatto che lo strumento genera sull’intero sistema, sia in quella dell’adeguatezza dello strumento fino a ieri elaborato in Banca Centrale che risulta già essere obsoleto rispetto al progetto di attuazione di un sistema moderno, aperto e facilmente disponibile.

Va sottolineato che la Centrale Rischi interna verrà resa operativa appena concluso l’AQR e comunque, allo stato attuale, gli Istituti bancari hanno a disposizione le informazioni di base per una corretta erogazione dei crediti.

Dettagliate anche le informazioni relative ai criteri di attuazione dell’AQR che non prevedono discriminazioni o criteri di applicazione diversa fra istituto e istituto, giungendo non solo ad analizzare lo stato di tutti gli attivi, siano questi crediti o altri elementi del patrimonio, ma anche le procedure adottate nelle decisioni dei management e le competenze presenti per affrontare le sfide del futuro prossimo.

Nelle comunicazioni dell’opposizione manca completamente ogni riferimento agli importanti passi avanti fatti in questi mesi in termini di conoscenza del sistema, dello status degli istituti bancari e di Banca Centrale stessa, elementi costitutivi della credibilità e affidabilità. In tale dimensione si sono registrati concretamente gli elementi di rafforzamento delle relazioni internazionali che indicano come le “strade intraprese sono quelle appropriate per ridare piena affidabilità al sistema”, capaci di garantire sviluppo ma anche la permanenza nei circuiti dei sistemi di pagamento.

Nelle considerazioni dell’opposizione mancano anche riferimenti relativi ai prossimi obiettivi quali:

  • l’estensione dell’operatività delle banche sui mercati internazionali;
  • la gestione equilibrata dei crediti deteriorati secondo criteri di valorizzazione;
  • i progetti di rilancio del sistema sostenuti dagli organi internazionali;
  • l’istituzione di una moderna Centrale Rischi;
  • la necessità di una riqualificazione dei soggetti vigilati in particolare a livello gestorio;
  • la collaborazione fra CCR e BCSM per internazionalizzare il sistema bancario e finanziario;
  • il coinvolgimento di tutte le forze politiche e le parti sociali nelle decisioni che verranno adottate conclusa la fase di analisi.

Attivata la piena collaborazione ora si tratta di continuare il lavoro con determinazione e mettendo al primo posto l’interesse dello Stato e della collettività.

(Fonte: Adesso.sm)