Consiglio Grande e Generale, l’incompiuta di gennaio
San Marino. Tre giornate di Consiglio Grande e Generale non sono bastate per andare alla nomina del presidente della Fondazione Carisp. Forse c’era troppa carne al fuoco. Forse ci sono stati troppi interventi. Sta di fatto che l’aula ha chiuso i lavori senza concludere il nutrito ordine del giorno. Mancano ancora 11 interventi per chiudere il dibattito sulla nomina più attesa, poi bisogna mettere in conto le repliche e solo dopo si può procedere alla votazione per l’assegnazione dell’incarico ufficiale all’avvocato Marco Giancarlo Rossini.
Dopo l’intervento del Segretario alle Finanze Celli, l’opposizione non ha risparmiato le critiche al governo, che ha biasimato il metodo “per niente nuovo” anzi, “è solo un cambio di potere” e perché si tratta comunque di una “nomina dovuta” visto che il posto è vacante da mesi.
Rimangono al palo anche tre progetti di legge in prima lettura, tutti, per diverse ragioni assai importanti. Per questo motivo è probabile – almeno secondo alcune indicazioni di corridoio – che si torni in aula entro fine gennaio.
Intanto però l’aula procede ad alcune nome importanti, assegnando la presidenza all’opposizione. Nello specifico:
Commissione di Vgilanza: Nicoletta Canini, Ps, coalizione SMPdT. Aveva già ricoperto lo stesso ruolo precedentemente.
Commissione Affari di Giustizia: Gian Carlo Venturini, Pdcs, SMPdT (era stato Segretario di Stato alla Giustizia nel precedente governo).
Commissione per il Fenomeno della criminalità organizzata: Federico Pedini Amati, MDSI, DIM.
Tutte le altre commissioni di nomina consiliare, sono scivolate via tranquille, nonostante il consueto minuetto tra sindacati. In alcune commissioni infatti sono previsti due posti per il sindacato e, fino alla nascita di USL, se li sono sempre spartiti CDSL e CSDL. Adesso c’è anche il terzo sindacato, che giustamente presenta le sue candidature. Per cui, in tutti questi casi si è dovuto procedere con la votazione per scheda.