PSD, è più importante il risparmio della chiarezza
San Marino. Il nuovo esecutivo fa bene a porre l’accento sulla situazione dei conti pubblici, ma non è certo dal giorno delle elezioni che governo e consiglio si occupano del tema, e le risultanze sono al centro del dibattito pubblico da tempo. Non è quindi cruciale il tema “dell’operazione chiarezza” sui conti pubblici: bensì lo sono le scelte politiche che si intendono mettere in campo per continuare nell’opera di contenimento delle spese, che già negli ultimi due anni ha portato al pareggio di bilancio, ma soprattutto nella ripresa economica.
Insistere su una presunta non sufficienza di dati sullo stato delle finanze fa sorgere il dubbio che si voglia artatamente drammatizzare la situazione per poter imporre scelte impopolari, con buona pace della volontà di confronto più volte decantata, o nascondere la mancanza di proposte concrete al di là dell’apprezzabile sforzo comunicativo e di metodo annunciati nei primi passi del nuovo governo. Non sfugge poi a nessuno che parte consistente della nuova maggioranza era al governo nella scorsa legislatura.
Sulla proposta di legge relativa al recupero della monofase non versata, il testo contiene solo due stringati articoli che non pare siano assolutamente proporzionali alle attese pubbliche generate. Non vorremmo, di nuovo, fosse solo una operazione di propaganda, di marketing politico, nel caso proporremo soluzioni viabili ed efficaci per ottenere il risultato sperato.
Peraltro, visti i noti problemi del sistema bancario e finanziario (crediti non performanti e fuoriuscita di capitali in primis) sarebbe bene avere dati freschi su questo settore, vedi il mancato aggiornamento dei valori trimestrali di raccolta diretta e indiretta e altri parametri utili, anche in considerazione della Voluntary Disclosure bis che potrebbe ulteriormente colpire la raccolta bancaria.
Sul tema è da rilevare da subito alcuni elementi di criticità nella formazione del Comitato per il Credito ed il Risparmio, che ha componenti dipendenti di Banca Centrale e persone legate con parentela diretta a chi è rinviato a giudizio proprio per vicende bancarie. La grande attenzione posta in campagna elettorale dalla coalizione vincente rispetto al tema della moralità e del cambio del metodo avrebbero sicuramente suggerito nomine assolutamente limpide e non incompatibili con l’organismo che si confronta direttamente con Banca Centrale ed ha la funzione di indirizzo e di orientamento dell’attività di vigilanza bancaria, finanziaria e assicurativa.
Ancora a proposito del metodo, sulla sostituzione dei vertici del Comitato Esecutivo dell’ISS, non pare di vedere alcuna innovazione nella scelta del governo, senza consultarsi con nessuno, di designare subito il Direttore Generale e lasciare, contrariamente alla delibera già presa dal passato esecutivo, al proprio posto gli altri componenti. In particolare la scelta non pare dettata da linee politiche sul futuro della sanità. Il Partito dei Socialisti e dei Democratici intende nell’occasione salutare la Dottoressa Bianca Caruso ricordando lo sforzo della ricerca di accordi con le Aziende Sanitarie esterne al fine di mettere in rete i servizi e le professionalità, un processo fondamentale che ha portato all’accordo con la Regione Marche. La speranza è che l’impegno continui anche con la nuova gestione a cui comunque va il nostro augurio di buon lavoro.
Tornando alla questione economica, il PSD reputa centrale per il futuro della Repubblica tenere assieme la risoluzione dei problemi del bilancio e del sistema finanziario, con la capacità di internazionalizzare il sistema economico e rilanciare il sistema imprenditoriale attraverso provvedimenti di apertura verso gli investimenti esteri e la fiducia agli imprenditori già presenti in territorio: su questi piani il PSD non esiterà a confrontarsi, assieme alle opposizioni, anche con la nuova maggioranza. L’Ordine del Giorno approvato il 20 dicembre dispone la convocazione della Commissione Finanze, auspichiamo che essa si riunisca prima dell’arrivo in Repubblica della delegazione del Fondo Monetario Internazionale e che in essa siano discussi con chiarezza i criteri di valutazione delle scelte di risanamento del sistema e la posizione da tenere con il FMI.