Adesso.sm: Trasparenza finanziaria nei primi 100 giorni
La coalizione Adesso.sm da sempre ha evidenziato nel suo programma la volontà, in caso di vittoria, di instaurare un metodo di confronto strutturato e permanente con tutte le opposizioni, al fine di favorire il confronto più aperto e leale sulle tematiche strategiche per la risoluzione dei problemi del paese, in primis, ovviamente le questioni economico-finanziarie.
In merito a queste questioni, dunque, Adesso.sm non si è mai sottratta e non si sottrarrà mai – tanto meno in campagna elettorale- al confronto con tutti i cittadini e con le forze politiche, essendo questa scelta chiaramente espressa nel nostro programma nella parte relativa alle questioni del metodo.
Pur non volendo entrare nel merito di possibili scenari delineati nel comunicato di Democrazia in Movimento, sui quali crediamo sia giusto che la cittadinanza venga informata con maggiore chiarezza e informazioni più esplicite, cogliamo con favore le sollecitazioni proposte e ribadiamo alcuni punti fermi che vanno proprio nella direzione suggerita e che, anzi, in alcuni casi si stanno già concretizzando grazie alla nostra azione politica.
1) Beneficiari effettivi: Adesso.sm ha già dichiarato nella conferenza stampa del 24-11-2016 la volontà di rendere noti i beneficiari effettivi degli istituti bancari e finanziari sammarinesi, facendo venir meno ogni schermatura. Questo è un impegno da realizzarsi nei primi 100 giorni di governo.
2) Asset Quality Review: Adesso.sm si è battuta con convinzione, e ottenendo i risultati auspicati, per la realizzazione dell’AQR, nonostante alcune forze politiche pubblicamente abbiano a più riprese proposto di non realizzarla e tentato di osteggiare gli organismi di controllo del sistema finanziario. A quanto risulta l’AQR è in corso e si sta svolgendo su tutti i soggetti vigilati, Società di Gestione comprese, così come Adesso.sm ha sempre richiesto e continuerà a richiedere. I risultati di questo processo saranno fondamentali per disegnare insieme a tutte le forze politiche che lo vorranno e agli operatori del settore, unitamente agli organismi di controllo, i provvedimenti necessari a disegnare le traiettorie future del sistema bancario e finanziario, nell’interesse esclusivo dei sammarinesi.
3) Centrale Rischi: Adesso.sm ritiene l’attivazione della centrale rischi sammarinese di rilevanza sostanziale al pari dell’AQR per rendere il nostro sistema trasparente e conforme rispetto ai sistemi internazionali, un passo fondamentale per innescare le auspicate collaborazioni con i sistemi bancari e finanziari esteri. Questo strumento è per Adesso.sm fondamentale per la prevenzione degli errori e delle distorsioni.
4) Soluzioni: Adesso.sm ha già dichiarato che ogni decisione relativa alle soluzioni di intervento necessarie per fare uscire dalla crisi il sistema bancario sammarinese, sarà decisa solo dopo avere a disposizione tutti i dati necessari che emergeranno dalle analisi in corso e saranno decise dopo un ampio dibattito democratico. Le scelte dovranno essere condivise e orientate a salvaguardare l’autonomia del sistema sammarinese. A tal fine Adesso.sm ribadisce (per l’ennesima volta) che Cassa di Risparmio verrà coadiuvata nella soluzione degli attuali problemi e il suo capitale resterà in mano pubblica. Ogni tentativo di scalata che intenda approfittare del momento di difficoltà verrà assolutamente contrastato.
5) Rappresentanza strutturata: Adesso.sm dichiara espressamente che le opposizioni, anche se non hanno conquistato una rappresentanza nelle commissioni e negli organi di controllo, avranno comunque un ruolo fondamentale nelle decisioni politiche afferenti alla soluzione della grave crisi in cui versa il sistema affinché le scelte possano essere condivise nell’interesse dello Stato e della cittadinanza. A tal proposito Adesso.sm ritiene di accogliere l’istanza di una periodica consultazione degli organi di analisi politica, come la Commissione Finanze e il Comitato per il Credito e il Risparmio, aprendo le riunioni di quest’ultimo all’opposizione stessa.
Relativamente al punto 5) citato nel comunicato di Rete-Md rileviamo che così impostato contrasta proprio con le soluzioni che invece si richiedono ai punti precedenti. La solidità e l’autorevolezza finalmente riconquistate da Banca Centrale sono indispensabili per l’uscita dalla crisi in cui versa il sistema sia in termini di professionalità espresse, che in termini di riconoscibilità con le istituzioni finanziari internazionali fra cui Banca Centrale Europea è il primo garante. Senza contare che stiamo parlando di contratti di diritto privato stilati precedentemente alla legge di applicazione del referendum.
Infine il punto 6). Il principio contenuto in quel passaggio finale è perfettamente condivisibile, ma così come impostato da DiM risulta evidentemente un attacco rivolto nei confronti di poche persone. Crediamo che se c’è davvero la volontà di portare avanti un’analisi sul clientelismo che nei decenni i partiti tradizionali hanno condotto nel pubblico, bisognerebbe fare quell’analisi su tutta la Pubblica Amministrazione, gli Enti e le partecipate. Non solo, anche su chi oggi percepisce una pensione che deriva da lavoro condotto in quegli ambiti, risorse ingenti derivanti magari da un ruolo concesso per logiche clientelari. Se lo riterranno siamo disponibili, quindi, a confrontarci per trovare una soluzione strutturata e non improvvisata tramite un Odg, agevole e veloce, per passare al setaccio le oltre 7.000 posizioni lavorative e previdenziali.
(Fonte: Adesso.sm)