Camerata del Titano: un anno di musica, preparando il prossimo
Gli applausi a scena aperta, il bis e l’ovazione finale hanno chiuso, giovedì pomeriggio, il 35esimo concerto di Santo Stefano e un’intera stagione musicale durata quasi sette mesi. Un pubblico attento e interessato ha dimostrato come l’energia culturale che attraversa un progetto musicale così importante e ricco di sfaccettature, abbia una funzione fondamentale all’interno di una comunità, anche piccola come quella sammarinese.
Prendete un compositore e lui vi racconterà l’essenza più profonda della sua epoca, le storie degli uomini, le tante emozioni che attraversano l’animo umano. Vi parlerà di guerra e di soldati, di amori segreti o traditi, di feste e di danze, di intrighi e di intese, di notturni stellati, di solitudini. Ognuno può riconoscersi nella storia di ciascun brano, che diventa una bellissima realtà. La musica, arte divina, dove in poche note uguali per tutti, si sprigionano universi.
Quante storie in questo 2019, quante belle emozioni in 48 concerti, 210 musicisti tra studenti e docenti. Grandi artisti e giovani avviati alle più brillanti carriere hanno contrassegnato il progetto musicale della Camerata del Titano, diretto e curato dal Maestro Augusto Ciavatta, deus ex machina delle diverse espressioni in cui si articola una proposta culturale che trova linfa in segmenti ormai conosciuti e consolidati, ma anche in tante innovazioni.
Maestro Ciavatta, quali sono le novità più importanti della stagione 2019?
La “novità” più significativa del 2019 è stata riuscire a mantenere tutte le nostre iniziative. Non è un paradosso e non è stato semplice. I tagli, i mancati aiuti, i molti problemi di vario genere, non ci hanno distratto dal perseguire i nostri obiettivi culturali. Certo avremmo voluto doverosamente celebrare i 35 anni del Concerto di Santo Stefano con maggiore enfasi, con qualche sostegno in più come meriterebbe la più antica tradizione musicale di San Marino in ambito classico. Avremmo voluto avere più aiuto nel promuovere i grandi artisti presenti nella 21esima Rassegna Musicale d’Autunno o nell’11esima Alba sul Monte in concerto, e dare quindi a più persone l’opportunità di ascoltare grande musica e grandi musicisti. Avremmo voluto… ma, appunto, anche senza i meritati sostegni, abbiamo ugualmente mantenuto alta la qualità artistica di tutti i nostri progetti.
Nonostante le difficoltà, durante l’anno ci sono state anche delle nuove iniziative rispetto alla consueta programmazione. Quali?
Come siamo orgogliosi delle nostre attività storiche che tratteggiano la vita culturale del nostro paese, siamo molto felici di aver ideato, promosso e sostenuto la prima edizione di MusicArte, un’idea nata dall’esigenza di sperimentare percorsi nuovi, più completi, frutto di scambio e di collaborazione. In questo contesto particolare, la sinergia si è strutturata tra la Galleria Nazionale di Arte Moderna, che ha aperto le sue sale al pubblico dei concerti, e New Music Project dei nostri International Summer Courses, che hanno portato maestri e docenti a far dialogare la loro musica con gli artisti del Novecento esposti nel Museo. Ne è sortita un’esperienza molto interessante, che ha saputo esplorare una nuova tipologia di pubblico amante dell’arte e della musica.
Poi ce n’è un’altra, molto avvincente, addirittura un concerto che diventa film. Ce ne vuole parlare?
Molto volentieri. Il film, presentato in prima assoluta al Roma Europa Festival e poi al Fulgor di Rimini per la Sagra Malatestiana, è frutto dell’Opera “Rivale” di Lucia Ronchetti, che io stesso ho diretto con “New Music Theatre Ensemble Orchestra”, un gruppo composto dai docenti e dagli allievi dei nostri Summer Courses. Questa esecuzione, registrata presso la sala Pamphili di Rimini, è stata la colonna sonora del Film-Opera “Rivale”, con la regia di Giulio Boato per la Kublai Film. Nei prossimi mesi questo film verrà presentato in diverse città e sarà presente in diversi Festival del cinema internazionali. Speriamo di poterlo presentare anche qui a San Marino. È stata un’occasione di grande sfida e di soddisfazione. Ma credo che sia un onore anche per San Marino avere messo il proprio nome su una tale produzione.
Poi l’intensa estate musicale. Com’è andata?
Benissimo. Grazie alla collaborazione con le Giunte di San Marino Città e di Borgo Maggiore, per la nostra Rassegna Musicale d’Estate abbiamo realizzato concerti in location suggestive è abbiamo “scattato” delle fotografie musicali del nostro Paese che hanno fatto il giro del mondo. I San Marino International Music Summer Courses sono davvero un’iniziativa che ci caratterizza nel mondo della musica sia a livello nazionale italiano che a livello internazionale. Quasi 140 fra studenti e docenti provenienti da 23 Nazioni, per circa 1.100 pernottamenti in territorio. Una risorsa musicale messa a disposizione della vita culturale della nostra Repubblica.
Insomma: le Rassegne musicali, l’Alba sul Monte, i Summer Courses: davvero tanti progetti! Qual è il comune denominatore?
Tutto questo segna un filo di continuità nel tempo e nella proposta culturale, che il pubblico mostra di apprezzare e di gradire per la qualità delle esecuzioni, per l’accurata scelta dei programmi e per la collocazione dei concerti, sempre mirata alla valorizzazione della bellezza della nostra storia, dei monumenti e dei paesaggi del nostro Paese. Una cosa ci rende particolarmente orgogliosi e ci sprona a continuare nonostante le tante difficoltà: la nostra attività è riconoscibile e riconosciuta anche nel mercato più ampio della musica classica. Essere presenti nel nostro cartellone è indice di qualità oggettiva per gli artisti che ospitiamo e spesso i nostri progetti vengono ospitati in importanti Festival Italiani, come ad esempio nel 2019 la già citata Sagra Musicale Malatestiana e il Festival Paganiniano di La Spezia. Pensiamo di essere l’unica Associazione sammarinese che può vantare questi traguardi consolidati nel tempo.
Dopo tanto tempo e tante attività, cosa c’è da migliorare? Progetti per il futuro?
I miglioramenti sono sempre possibili, anche se spesso la possibilità di realizzarli non sono solo in capo a noi, ma anche alle possibilità che abbiamo di realizzarli. Voglio ricordare che noi siamo forse l’una Associazione Sammarinese che si occupa esclusivamente e costantemente da circa trent’anni di Musica Classica e che per questa ragione dovrebbe avere, come ovunque nel mondo, sostegni adeguati. Per il futuro ci auguriamo che il nuovo Governo, le Istituzioni, gli Enti, le maggiori aziende private pongano la questione “Cultura” come una “risorsa” del nostro piccolo Paese e non come un “costo”. Noi siamo una risorsa, lo siamo da circa trent’anni, ci siamo, continueremo ad esserci e a dare il nostro contributo per la Musica Classica, dal Medioevo ad oggi, a San Marino.
San Marino 30 dicembre 2019