A San Marino il network delle Università dei Piccoli Stati
Formazione, ricerca, metodi di valutazione della didattica e rapporti con le organizzazioni internazionali sono stati i principali temi discussi sul Titano durante il terzo incontro del Network delle Università dei Piccoli Stati e Territori, del quale l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino è una delle istituzioni accademiche fondatrici.
Alla presenza di Rettori e staff degli Atenei di Andorra, Isole Faroe, Malta, Montenegro e Nicosia (Cipro), ai quai si sono aggiunti in collegamento web rappresentanti delle Università di Akureyri (Islanda), Gibilterra, Liechtenstein e Groenlandia, mercoledì 20 ottobre i partecipanti sono stati accolti da un intervento del Rettore Corrado Petrocelli, che ha suggerito alcuni ambiti prioritari sui quali unire gli sforzi: “Incoraggio il Network a riflettere sulla possibilità di unirsi per l’individuazione di un’agenzia esterna rispetto alla valutazione della qualità della didattica, che tenga in considerazione e sia consapevole delle specificità delle realtà accademiche collocate e attive in piccoli territori”, ha spiegato durante il meeting annuale.
Dopo aver citato l’opportunità di lavorare insieme su nuovi progetti, nonché di incentivare la mobilità di docenti e studenti, Petrocelli ha inoltre invitato i partecipanti a considerare la possibilità di relazionarsi come un unico soggetto, e non come singoli Atenei, nei rapporti con organizzazioni di ampia portata come l’International Association of Universities, l’European University Association e lo Spazio Europeo della Formazione Superiore, attivo per assicurare la comparabilità, compatibilità e coerenza tra i sistemi degli Stati membri, fra cui il Titano.
I lavori nel Network sono stati seguiti dall’emittente radiofonica dell’Ateneo, Usmaradio. Per l’Università di San Marino hanno partecipato agli incontri il direttore generale, Isabella Bizzocchi, il direttore del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali, Michele Chiaruzzi, e la responsabile dell’Ufficio Internazionalizzazione, Elena D’Amelio