San Marino ammessa allo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore
Il 19 novembre 2020 è una data che passerà alla storia per il piccolo e giovane ateneo sammarinese. Essa segna il raggiungimento di un traguardo importante per la Repubblica di San Marino e per l’Università degli Studi di San Marino, ovvero l’ingresso ufficiale di San Marino nell’ EHEA (Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore) e la conseguente adesione della sua università al Processo di Bologna. Nel corso di una cerimonia virtuale che si è svolta in apertura della Conferenza Ministeriale EHEA Rome 2020 – per la prima volta interamente in formato digitale – è stato conferito al Titano l’onore di far parte della rete di cooperazione tra i paesi, con l’obiettivo di costruire un futuro migliore nell’istruzione superiore.
La partecipazione di San Marino all’EHEA come 49° stato membro segna un passaggio storico per l’Università la quale, d’ora in poi, potrà godere di riconoscimenti ed opportunità di sviluppo a livello europeo. Il Processo di Bologna è uno dei più rilevanti processi intergovernativi globali di allineamento dei sistemi di istruzione universitaria dei Paesi appartenenti al Consiglio d’Europa. Ispirato dalla Dichiarazione della Sorbonne del 1998 nacque l’anno successivo, nel 1999, nel corso della Conferenza dei Ministri dell’Istruzione Superiore Europei tenutasi a Bologna. Al Processo di Bologna aderirono inizialmente 29 stati europei con l’obiettivo di costruire uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore (EHEA) basato su principi e criteri condivisi, ovvero libertà e qualità accademica, libera circolazione di studenti e docenti, internazionalizzazione, sviluppo della dimensione sociale dell’istruzione superiore, marcata connessione al mercato del lavoro e apprendimento permanente dei laureati, partecipazione degli studenti alla vita degli atenei.
L’adesione al Processo di Bologna è un obiettivo inseguito già da diversi anni da San Marino. Il percorso di avvicinamento inizia già nel 2011 con la ratifica della Convenzione di Lisbona sul riconoscimento dei titoli di studio. Poi, nel 2014, attraverso un’innovativa legge di riforma sull’istruzione universitaria, si è reso il sistema sammarinese coerente e in linea con la filosofia dello Spazio Europeo di Istruzione Superiore. Infine nell’ultimo anno, a seguito della domanda di adesione presentata nell’agosto del 2019, si è proceduto alla stesura di un dettagliato e corposo documento che ha illustrato la struttura, l’offerta formativa e le risorse dell’ateneo sammarinese. Un intenso lavoro di squadra reso possibile dalla collaborazione fra la Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, il Dipartimento Istruzione e l’Università degli Studi e alcuni esperti del Bologna Follow Up Group. Dal lavoro sinergico di queste figure è nato il Rapporto Nazionale, un ultimo passaggio, che ha permesso lo scorso 25 giugno la presentazione del sistema di istruzione superiore sammarinese ai membri del Bologna Follow Up Group e che ne ha decretato l’accettazione definitiva.
Il percorso di adeguamento di San Marino agli standard EHEA non può però dirsi ancora concluso. San Marino dovrà lavorare nei prossimi tre anni per raggiungere e consolidare una serie di obiettivi che la renderanno pienamente in linea con i valori e i principi fondamentali del Processo di Bologna. San Marino, determinata ad onorare gli impegni presi, sta già collaborando attivamente fornendo da un lato i necessari adempimenti di legge e dall’altro le fondamentali competenze di tecnici ed esperti del settore istruzione.
Questo prestigioso riconoscimento è dunque il risultato di un lungo ed articolato percorso avviato dieci anni fa e reso possibile dall’impegno e dalla perseveranza profusi sia in ambito politico che accademico. Da oggi l’Università degli Studi di San Marino entra a pieno titolo nella rete delle università europee, venendo equiparata per pregio, opportunità e visibilità ai maggiori atenei del vecchio continente. San Marino dismette dunque i panni di semplice osservatore per diventare protagonista attivo nella costruzione e nello sviluppo dei progetti e delle iniziative a carattere europeo inerenti il mondo dell’istruzione superiore.
Andrea Belluzzi (Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura): “Un altro passo è fatto. Per il Paese significa avere un’istituzione universitaria che si inserisce nel contesto delle università europee e che ora deve fare l’altro passo, cioè completare il proprio accreditamento. Un’istituzione che può fare sistema con il Paese, con la sua economia e con la sua cultura, per contribuire a quella crescita sostenibile a cui tutti aspiriamo”.