Progetto internazionale sul Design porta all’Università di San Marino accademici e diplomatici svizzeri
Sperimentare nuovi metodi di lavorazione e fabbricazione per materiali come tessuti, metalli e carta, per far crescere le potenzialità della manifattura artigianale ripensando strumenti, tecniche e forme di lavorazione. Si tratta dei principali obiettivi del progetto “La cultura del fare”, che ha coinvolto il corso di laurea in Design dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino insieme all’Istituto di Design Industriale della Hochschule für Gestaltung und Kunst FNW
di Basilea, in Svizzera.
Proprio ieri, nella sede universitaria dell’Antico Monastero di Santa Chiara, nel centro storico del Titano, si è svolto l’evento conclusivo di un’iniziativa che ha coinvolto 45 studenti e 12 docenti. Presenti, fra gli altri, l’ambasciatrice svizzera a San Marino, Italia e Malta, Rita Adam, l’ambasciatore d’Italia a San Marino, Guido Cerboni, il direttore generale dell’Università di San Marino, Isabella Bizzocchi, il Prorettore dell’Ateneo sammarinese, Laura Gobbi, e il direttore dei corsi di laurea triennale e magistrale in Design dell’istituto svizzero, Werner Baumhakl.
“Il progetto è stato inaugurato da due workshop progettuali interuniversitari internazionali a Basilea e San Marino durante i quali sono state sviluppate sperimentazioni con materiali come argilla, metallo, lana e cuoio”, spiega Riccardo Varini, docente dell’Ateneo sammarinese. “Nel corso di una terza fase di sviluppo dei progetti – prosegue – gli studenti hanno realizzato, dopo una scelta delle sperimentazioni più coerenti, alcuni prodotti concreti come uno sgabello da esterni, una lampada e un nuovo semilavorato in cuoio cotto. I prototipi sono stati già esposti in diversi contesti, per esempio nel corso del Salone di Milano dell’aprile scorso”.
Il progetto “La cultura del fare” ha coinvolto, oltre ai due Atenei, l’Ambasciata Svizzera a San Marino, Italia e Malta, l’Ambasciata di San Marino in Italia, il Dipartimento Affari Esteri e una serie di aziende partner come Bucci Ceramiche di Pesaro, Associazione Botteghe del Mondo di Trento, la tedesca Vitra e la svizzera Ruck Stuhl.
Prima della presentazione il progetto è stato illustrato ai Capitani Reggenti, Luca Boschi e Mariella Mularoni, durante un’udienza.
cs UNIRSM