Al Museo dell’Emigrante una mostra fotografica che porterà ai visitatori lo sguardo dei giovani migranti contemporanei
Una mostra per raccontare il campo profughi dell’isola di Samos, in Grecia, attraverso una serie di scatti realizzati da ragazze e ragazzi fra i 12 e i 17 anni che vivono nella struttura. È quanto verrà esposto dal 3 al 25 ottobre nella sede del Museo dell’Emigrante, nel centro storico del Titano, dove si svolgono le attività del Centro di Ricerca sull’Emigrazione dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.
Il progetto, intitolato “Through our eyes – attraverso i nostri occhi”, porterà i visitatori alla scoperta di un’iniziativa realizzata dalla scuola per preadolescenti e adolescenti rifugiati aperta nel 2018 dalla ONG “Still I Rise”, che ha curato la mostra. Al termine di un laboratorio di fotografia, ogni studente ha ricevuto una Kodak usa e getta a colori con la quale ha raccontato la proprio vita al di fuori della scuola, immortalando per esempio cumuli di spazzatura, container allagati dalle piogge, le proteste della popolazione rifugiata nei confronti della gestione del campo, le code per la mensa e le donne in attesa di una visita medica per periodi di 14 ore. Ma anche il mare, le colline, gli alberi e momenti di entusiasmo per la scoperta dell’Europa e della sua cultura.
La data di inaugurazione della mostra, in calendario alle ore 17:45 di giovedì prossimo, è stata scelta per ricordare le vittime del naufragio avvenuto il 3 ottobre 2013 al largo delle coste di Lampedusa, oltre a tutti i rifugiati e migranti che continuano a morire nel Mar Mediterraneo e ai confini dell’Europa nel tentativo di trovare protezione. Sono previste le presenze del Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi, del Segretario di Stato per gli Affari Interni, Guerrino Zanotti, e degli ex Capitani Reggenti Matteo Fiorini ed Enrico Carattoni. Proprio i due, nel 2018, da capi di Stato hanno visitato i centri di accoglienza di Lampedusa accompagnati da Pietro Bartolo, al quale hanno consegnato un’onorificenza sammarinese (Cavaliere dell’Ordine Equestre di Sant’Agata).
“Crediamo che vada valorizzata la testimonianza, in questo caso espressa attraverso le immagini fotografiche, dei giovanissimi che sperimentano direttamente un percorso migratorio e vivono negli hotspot in cui attendono di conoscere come proseguirà il loro futuro”, spiega Patrizia Di Luca, direttrice del Centro di Ricerca sull’Emigrazione dell’Ateneo sammarinese. “La mostra vuole offrire a tutti noi la possibilità di avvicinarci alla realtà dei migranti contemporanei attraverso il loro sguardo”.
L’iniziativa è patrocinata dalle Segreterie di Stato per gli Affari Esteri, per gli Affari Interni, per l’Istruzione e la Cultura. Sarà aperta dalle ore 8:30 alle 18, tutti i giorni tranne il lunedì, nella sede collocata in contrada Omerelli 24.
Comunicato UNIRSM