La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri si unisce alle celebrazioni globali della Giornata della Memoria.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha scelto la data del 27 gennaio per la “Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime della Shoah”, istituita il 1° novembre 2005 con la Risoluzione 60/7, in occasione, allora, dei 60 anni dalla liberazione dei campi di concentramento.
La Comunità Internazionale ha pertanto sentito il dovere, in tale sede, di prendere ulteriormente le distanze da un ricordo che ancora porta con sé dolore, rabbia e profondo scoramento.
La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri si unisce alle numerose testimonianze e alle celebrazioni in questa importante data, ponendo l’accento sulla necessità di mettere al centro dell’azione istituzionale la piena e incondizionata difesa dei diritti umani e di abbattere gli steccati razziali contro i sempre più numerosi casi di odio e di intolleranza, di prevaricazione e di abuso di potere.
“Oggi, ormai a distanza di quasi 76 anni dalla conclusione della Seconda Guerra Mondiale, sentiamo forte il dovere morale, istituzionale, etico e civile di conoscere e ricordare uno dei capitoli più bui della storia”, ha detto il Segretario di Stato Beccari. “Le conseguenze disumane dello sterminio hanno lasciato impronte indelebili nella memoria dei sopravvissuti che, ancora oggi, offrono la propria testimonianza. Un monito che deve far riflettere sul valore inestimabile dei diritti umani, che così spesso diamo per scontati. Tuttavia non basta proferire parole in segno di rispetto e reverenza ma agire concretamente, nella vita di tutti i giorni, nella tutela degli ultimi, dei più deboli, per una società inclusiva, pacifica, meritocratica ed equa”.