Domenica 8 dicembre votiamo per restituire dignità al nostro Paese
Mancano ormai poche ore al voto. Un voto di grande responsabilità per ogni cittadino, perché da esso dipende il futuro della nostra antica Repubblica. Dalla giusta scelta che i cittadini faranno domenica prossima alle urne dipende il successo o il fallimento dell’indispensabile politica di sviluppo economico, base imprescindibile per determinare il rilancio del nostro Paese.
Un rilancio che potrà concretizzarsi solo con un progetto globale, dove le politiche di ogni comparto siano sinergiche e non in contrasto. Sì, stiamo parlando di un progetto globale finalizzato, partendo dal risanamento economico, a riportare la qualità della vita in Repubblica a standard di eccellenza.
In un momento così delicato vogliamo ridare fiducia a chi ha già fallito?
No di certo… San Marino ha bisogno di una svolta profonda, sia nei metodi che nei protagonisti. Non si può nascondere che la crisi in cui ci troviamo è pesantissima, la più dura mai vissuta. Si deve unicamente trovare soluzioni che rilancino lo sviluppo, valorizzino il lavoro, creino occupazione, allarghino i diritti, sviluppino gli investimenti pubblici, impreziosiscano l’istruzione, risollevino le politiche sociali e salvaguardino l’ambiente e il territorio.
È necessario rompere gli incroci opachi, scongiurare l’ingovernabilità.
E, soprattutto, è indispensabile evitare che una classe dirigente che ha già portato il Paese sull’orlo della catastrofe politica, morale e finanziaria possa ritornare a guidare San Marino.
Dobbiamo puntare sulla trasparenza, sulla giustizia. E votare, domenica 8 dicembre, per restituire dignità al nostro Paese. Perché se poche decine di voti possono fare la differenza, è necessario scegliere in modo responsabile e con responsabilità. Quel passato che ci ha privato di tante risorse non deve tornare, soprattutto se si presenta sotto mentite spoglie, se si cela dietro simboli nuovi. Insieme possiamo costruire un Paese migliore, per noi e per i nostri figli.
Possiamo scrivere un’altra storia, senza veleni e senza segreti.
La posta in gioco è alta. Non è la scelta più facile che ci salverà, ma la scelta più giusta. Poche decine di voti possono fare la differenza tra un nuovo inizio e una pessima fine. Le sfide sono tante e impegnative, noi le rispettiamo ma non le temiamo.
Se volete che questo Paese si rialzi, votate Elego.
Giovedì 5 Dicembre 2019
Ufficio Stampa Elego