Chiarelli (Libera): “Una tecnologia sempre più al servizio del cittadino”
Trovare parcheggio con una App e pagare la sosta con un tasto del cellulare. Accedere alla propria cartella sanitaria dal telefonino come lo si fa con il conto corrente bancario e prenotare una visita o le analisi. Richiedere un documento alla pubblica amministrazione e riceverlo sulla posta elettronica con la stessa valenza come se fosse stato stampato e ritirato allo sportello. Lampioni che si accendono al passaggio dei veicoli o dei pedoni e cassonetti interrati che scompaio dalla vista una volta utilizzati.
“Questa non è fantascienza – spiega Francesco Chiarelli, giovane imprenditore sammarinese e membro dell’Agenzia per lo Sviluppo – ma situazioni e servizi reali, già presenti in città italiane, in Svizzera, a Montecarlo o in Olanda. E in molti altri paesi”.
Oggi la tecnologia al servizio dei cittadini è già disponibile e testata per essere utilizzata da tutti.
“Eppure – rimarca il candidato di Libera – queste sono ancora oggi, cose quasi del tutto assenti a San Marino, dove ancora si stampano i documenti in duplice o triplice copia e devono essere i cittadini a doverli portare da un ufficio pubblico all’altro. Dove per il parcheggio occorrono ancora le monete e i turisti sono costretti a utilizzare i cambiamonete o a cambiarle al primo bar o negozio più vicino. Basterebbe invece davvero poco a livello tecnologico – afferma Chiarelli – per attuare tutto questo e molto altro ancora nel nostro Paese. Ci sono però due ordini di problemi da risolvere velocemente. Il primo riguarda le infrastrutture tecnologiche su cui i vari servizi devono operare, e in secondo luogo, occorre investire di più in nuove tecnologie e nella formazione delle persone che le devono utilizzare, sia al lavoro, sia nella propria vita quotidiana”.
Non basta però solo prevedere autorizzare o prevedere investimenti e regole per legge, occorre anche promuovere una cultura che non demonizzi le nuove tecnologie e l’innovazione.
“Ci sono città del Nord Europa – prosegue il candidato di Libera Chiarelli – che io stesso ho visitato, in cui nei negozi non si utilizza più il contante, ma solo carte di credito, bancomat o il proprio cellulare. Negozi che hanno praticamente azzerato il rischio di rapine e i cui titolari hanno già tutto quello che serve a portata di click del computer per il loro commercialista, che quindi costa anche di meno”.
La semplificazione e l’efficienza che forniscono le nuove tecnologie deve poter essere resa disponibile per i servizi di cui ha bisogno ogni cittadino, e oggi è possibile. “Per questo mi sono candidato – conclude -, per portare il mio contributo a favore dell’innovazione e dello sviluppo di un paese con servizi al passo con i tempi, e perché no, anche all’avanguardia, per una Repubblica libera dall’arretratezza tecnologica e proiettata verso il domani”.
Libera