Rete “occorre riguadagnare la fiducia e la competitività nel sistema bancario e finanziario”
Un sistema finanziario è l’insieme organizzato di mercati, intermediari e strumenti monetari il cui funzionamento dipende da regole e controlli vagliate e applicati dall’Autorità di vigilanza.
In questa legislatura le regole sono state aggirate e le ispezioni ineseguite: abbiamo assistito a una guerra di campo per sostituire il potere esistente con un altro, molto pericoloso.
Ne hanno fatto le spese i cittadini e le banche, con Istituti di Credito chiusi, oltre 2 miliardi di NPL regalati per un pezzo di pane, fondi pensione volatilizzati, debito pubblico al livello del PIL annuo, investitori truffati, fuga di capitali, credibilità e fiducia scese a sotto zero, lo Stato chiamato a rifondere debiti privati e a sanare i disastri della “cricca”.
Tutto ciò è stato possibile grazie a personaggi di comodo piazzati ai vertici di istituzioni, nei Consigli di Amministrazione delle banche, negli organismi di controllo. Persone che, con la loro azione o il loro silenzio, hanno certamente agevolato molte distorsioni e che, probabilmente, hanno avuto interessi personali e politici altrettanto potenti.
RETE ha combattuto con ogni mezzo “gli avvoltoi della finanza”, la corruzione dilagante, gli interessi privati a scapito di quelli pubblici e l’occupazione mafiosa delle Istituzioni.
Ora, insieme all’alleato di coalizione, Motus Liberi, ha predisposto un programma di governo che vuole mettere fine a questo sistema e crearne, finalmente, uno virtuoso.
Imperativo sarà recuperare la fiducia dei cittadini, dei lavoratori, degli investitori, dei partner esterni e degli organismi internazionali a mezzo di comportamenti seri, trasparenti e soprattutto “onesti”. La competenza è fondamentale per riguadagnare competitività nel sistema bancario e finanziario, ma non potrà mai prescindere dall’interesse pubblico.
L’obiettivo è stabilizzare il sistema, aumentare la raccolta, creare le condizioni per esplorare nuove nicchie di mercato e mettere nuovamente le banche in condizioni di supportare col credito l’economia reale. Si lavorerà per lasciare alle spalle il vecchio approccio al sistema bancario e finanziario, identificando settori e nicchie che permettano alle banche sammarinesi di tornare a fare utili, salvaguardare i livelli occupazionali, creare gettito fiscale per lo Stato.
Nessuno potrà MAI rivendicare il diritto all’oblio: chi ha creato il dissesto dovrà risponderne di persona e in solido, qualunque sia il suo livello di responsabilità.
Il passato remoto non dovrà essere né dimenticato, né usato come espediente per giustificare il disastro successivo, ma dovrà essere letto ed elaborato sulla base di nuove conoscenze che hanno svelato attori, registi occulti e obiettivi inconfessabili.
I giudizi sommari e le sentenze precostituite le lasciamo a quelli che hanno qualcosa – anzi, molto – da nascondere.
Di tutto questo, i rappresentanti della coalizione DIM (RETE e Motus Liberi) parleranno giovedì 14 novembre, nell’ultima serata del ciclo “Dall’Aula alla piazza”, ore 21, Sala del Castello di Faetano.
Il contributo del pubblico è sempre molto apprezzato.
Movimento RETE