Libera: “Abbiamo impostato il metodo necessario per le riforme”
Hanno evidenziato la bontà del metodo del dialogo e del confronto che ha portato all’approvazione della legge di bilancio, i membri di Libera, nella conferenza stampa di oggi.
“Siamo la lista del dialogo – ha esordito Marina Lazzarini – e non possiamo che esprimere soddisfazione per gli esiti positivi del tavolo istituzionale, che abbiamo proposto. Si è lavorato per la prima volta ad un bilancio partecipato. Una strada che abbiamo aperto a San Marino e che, speriamo, possa essere portata avanti perché è una modalità vincente. La responsabilità dimostrata da Libera è evidente anche nella votazione compatta sull’articolo 22 della legge di bilancio, che chiede di istituire un tavolo quadripartito di confronto con l’obiettivo di raggiungere i punti definiti nella legge di bilancio, quelle riforme strutturali che tendono a mettere in sicurezza il bilancio dello Stato e a favorire il rilancio. Siamo molto soddisfatti dell’approvazione di questo articolo e di tutta la legge di bilancio nel suo complesso”.
Ha risposto alle critiche avanzate da alcune parti Giuseppe Maria Morganti.
“Siamo consapevoli – ha detto -che i risultati della legge di bilancio potevano essere più ambiziosi. Abbiamo letto con attenzione le critiche arrivate da alcune forze datoriali, ma sappiamo bene che la finalità del tavolo istituzionale richiede un passo indietro da parte di tutti. Nessuno può rivendicare fino in fondo il proprio punto di vista, il risultato è sempre un compromesso. Tutti hanno portato il proprio contributo e profuso medesimo impegno. I meriti, ma anche le responsabilità di quanto raggiunto, non sono da imputare solo alla politica. Solo attraverso questo metodo si potranno affrontare le riforme indispensabili per il Paese. Ci auguriamo che anche le forze datoriali che hanno maturato delle critiche sui risultati non raggiunti, possano dare il proprio contributo per lavorare a queste riforme. Il percorso è ancora lungo, ma il nostro Paese si è messo sulla strada giusta”.
Sull’efficacia del metodo si è soffermato anche Dalibor Riccardi.
“L’articolo 22 ha sancito un metodo in cui Libera crede molto – ha spiegato-. Si è tracciato un percorso, che Libera difenderà a spada tratta se sarà chiamata a governare il Paese. Ed è il metodo più opportuno per affrontare le riforme. In questa legge di bilancio ci sono a mio avviso degli input politici importanti: la revisione del contesto Smac Card, per esempio, al fine di renderla più fruibile e più utile. Crediamo che questa legge sia stata una vittoria del Paese, il miglior prodotto possibile che si potesse portare all’interno dell’aula consigliare in questa situazione. Come Libera siamo pronti a presentare la nostra ricetta, che parte dal preambolo del tavolo istituzionale. Riteniamo – ha aggiunto -di essere una speranza per la cittadinanza”.
“Il tavolo istituzionale – ha contribuito a spiegare Rossano Fabbri – rappresenta la concretizzazione del metodo che Libera ritiene necessario per la prossima legislatura. Una legislatura che, almeno nella prima fase, dovrà concentrarsi sulla messa in sicurezza del bilancio dello Stato. E’ necessario aprire una fase di responsabilità e occorre un’area riformista forte, consapevole, di cui Libera rappresenta il punto di riferimento esclusivo. Oggi deve prevalere il buonsenso”.
“Vogliamo il dialogo e l’ascolto – ha aggiunto Matteo Ciacci – Non siamo per la violenza verbale e l’attacco personale. Libera ha avuto il coraggio di fare scelte molto coraggiose, scelte che altre liste non so se avranno il coraggio di portare avanti. Abbiamo avviato azioni di responsabilità, abbiamo fatto in modo che i responsabili dei dissesti bancari pagassero. Non si parte da zero, è stato fatto qualcosa di importante. Sul lavoro, per esempio. I dati parlano di 500 lavoratori in più, una disoccupazione che rimane stabile. E’ stato fatto un lavoro proficuo di collante fra uffici e centro di formazione professionale. Abbiamo puntato fortissimo sulla formazione e sulla sburocratizzazione. Vogliamo ripartire da qui e vogliamo anche una fiscalità più semplice per le piccole e medie imprese. Intendiamo, inoltre, proseguire il percorso sulla fatturazione elettronica. E per le grandi imprese – ha concluso – dobbiamo prevedere accordi preventivi con la fiscalità italiana”.
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