Le spericolate penne di Santi e della Dc
Con una certa incredulità leggiamo un altro comunicato stampa dell’ex Segretario di Stato alla Sanità in cui distribuisce colpe a Repubblica Futura anziché compiere un più saggio esame di coscienza sul suo operato.
Dopo non aver fornito lumi sulle ragioni del blocco dei concorsi per alcuni ruoli dirigenziali nell’Iss, Santi pare non essere per nulla consapevole che è lui – e non altri – che deve rispondere al Paese di ciò che non funziona nel settore di cui ha avuto la responsabilità politica negli ultimi tre anni.
Repubblica Futura intende precisare alcune questioni affinché i cittadini sammarinesi non siano oltremodo presi in giro da questo personaggio arrivato da Marte e che cade dalle nuvole ogni volta che qualcuno gli parla dei problemi della sanità.
La presa di posizione dei Segretari di RF Marco Podeschi e Nicola Renzi è legata a molteplici fattori:
- il concorso per il dirigente di anestesia-rianimazione doveva essere espletato entro luglio 2019. Perché non è stato celebrato?
- L’ex Segretario voleva autorizzare una nuova convenzione di lavoro con il dirigente scaduto per limiti di età, con un compenso di 9000 (novemila!!!) euro al mese. Tutto ciò in regime di ordinaria amministrazione?
- Il “conflitto di interessi” del consigliere Gasperoni è una fangosa invenzione di Santi. Sia perché attualmente il medesimo nemmeno lavora in Ospedale; sia perché per la realizzazione di un conflitto di interessi dovrebbe almeno configurarsi l’assegnazione di un incarico, magari ad personam. Qui non c’è nulla di tutto questo!
Come si è adoperato l’ex Segretario Santi “per garantire la salute a pazienti critici o che devono essere sottoposti a interventi chirurgici”, come scrive lui stesso, quando ha lasciato sguarniti per oltre un anno la reperibilità notturna e il servizio di guardia nei festivi e nei week end relativi alla cardiologia? Mettendo davvero, in quel caso, in serio rischio ogni sammarinese colpito da un evento acuto cardiologico.
Magari se fosse stato più attento al proprio ruolo ed alle relative responsabilità, avrebbe posto fine al precariato di tutto il personale sanitario, presentato l’atto organizzativo, riordinato alcuni uffici ed evitato imperdonabili ritardi amministrativi (un anno!) per ciò che riguarda la legge sui medici, che stanno condizionando e mettendo in grande disagio un’intera classe di professionisti. E di conseguenza l’intero Ospedale di Stato.
Quanto alla Dc, che definisce scellerata la gestione di Santi (a proposito, l’ex segretario risponderà piccato ai suoi futuri alleati?), osserviamo che quel partito – maestro nelle imbucate dei suoi fedelissimi – è l’ultimo che può fare prediche sulla correttezza dei segretari di stato di RF o di chiunque altro.
A meno che per i democristiani vada bene prorogare incarichi ad libitum per alcuni e mantenere l’obbligo del pensionamento per altri; oppure – in odore del loro nuovo governo – esercitare pressioni sul Direttore Generale Iss per bloccare concorsi e prorogare incarichi come ad essi fa più comodo!
Dove un tempo, che i democristiani ricordano molto bene, si faceva carriera per favoritismi, clientelismo e scorciatoie, è possibile che qualcuno si stia stracciando le vesti perché la Legge è stata rispettata come avviene, per altro, in decine di altri normali pensionamenti della PA?
Sanno i cittadini che tutto questo non sarebbe accaduto se semplicemente l’ex Segretario alla Sanità avesse fatto il suo dovere, cioè far celebrare entro il mese di luglio il concorso per il dirigente di anestesia-rianimazione? Perché non spiega cosa c’è dietro tutto questo teatrino?
Repubblica Futura