Carlo Alberto Giusti: “San Marino ora riparte”
Intervista a Carloalberto Giusti, presidente della Cassa di Risparmio di San Marino
È il secondo presidente italiano dal 1882. Carloalberto Giusti, professore universitario di diritto commerciale, arriva alla guida della Cassa di Risparmio di San Marino, la storica banca al 100 per cento del piccolo Stato, in un momento drammatico.
Il pil del Titano è crollato del 28 per cento negli ultimi dieci anni e in un fazzoletto di pochi chilometri quadrati sei istituti di credito su undici hanno chiuso.
Professor Giusti, siamo davanti a una crisi inarrestabile dopo la fine del vecchio, spregiudicato modello finanziario?
San Marino, come la gran parte dei sistemi economici, e’ alle prese con la drammatica congiuntura economica e sociale mondiale: la crisi in atto puo’ pero’ rendere necessarie quelle scelte che, in altri contesti – penso alle economie piu’fragili della UE – hanno reso possibile una graduale ripresa economica. Le regole bancarie sono ormai condivise a livello globale e non possono essere derogate: far sistema resta la stella polare da seguire, in particolar modo per trovare la direzione maestra adeguata per i piccoli Stati come San Marino, che ha tutte le carte in regola per ambire ad un riposizionamento nel panorma finanziario internazionale.
Alle difficoltà si aggiunge l’emergenza Covid. Quanti casi avete avuto?
Nella Repubblica ci sono stati 698 casi positivi, tra cui 656 persone dimesse e guarite e 42 persone decedute. Il virus e’ stato efficacemente contrastato tanto e’ vero che il Paese e’ tra i primi ad aver dichiarato lo stato di fine emergenza.
È vero, come ha scritto il Fatto, che il lockdown vi ha dato un’ulteriore preoccupazione portando via il 12 per cento del pil?
Il World economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale ha stimato per San Marino una contrazione non molto distante dal 9% previsto per l’Italia. Viceversa per il 2021 la previsione di crescita del PIL e’ stimata per il 5,4%. Uno shock diffuso a livello globale che non ha risparmiato floride economie nord europee: la ripresa deve viaggiare sui binari della solidarieta’ della UE, provando a superare rapidamente individualismi opportunistici.
Oggi l’epidemia è superata?
Dal 1’ luglio il Paese e’ covid free.
San Marino per ripartire ha emesso un Titano bond da 500 milioni. Che prospettive avete?
Il progetto e’quello gia’ richiamato dalla stampa economica, di collocare sul mercato il primo titolo sovrano della Repubblica: una novita’ assoluta che il Parlamento ha approvato attraverso l’assestamento della Legge di bilancio. Gli analisti lo hanno definito allettante, mi associo nel giudizio.
È in arrivo anche un aiuto del Fmi?
E’ proprio il FMI che raccomanda il ricorso ad un supporto esterno che possa dar sollievo alle economie che, per fronteggiare il post covid, devono assicurare quelle azioni necessarie a scongiurare il calo della fiducia nei mercati e cosi evitare una crisi ancor piu’ profonda.
Che ruolo avrà su questa strada il rapporto con la Banca d’Italia? E poi con l’Italia e l’ Europa?
Il Governo e’ al lavoro per un accordo di associazione con la UE che permetta di consolidare gli strumenti tecnici che al momentorisultano assenti: penso per cominciare alla possibilita’ di poter operare in Italia e in tutta Europa con adeguate e moderne forme tecniche che permettano al sistema bancario sammarinese di operare superando i confini nazionali. In questa prospettiva Banca di Italia resta un interlocutore imprescindibile. Il nuovo corso deve essere all’insegna di un sistema finanziario moderno ed in grado di poter competere sui circuiti internazionali e le comuni radici europee non possono che favorirne la realizzazione.
Come immagina la San Marino di domani: più turismo e meno finanza, più hotel e meno offshore, come aveva spiegato il ministro Marco Gatti in un’intervista al Giornale nei mesi scorsi?
Un sistema finanziario solido non puo’ che favorire la ripresa e il consolidamento del settore del turismo che resta un pilastro fondamentale per l’intera comunita’: molti importanti operatori sono interessati a San Marino, il cui meraviglioso centro storico e’ patrimonio Unesco e gia’ in questi giorni di post covid le strade stanno tornando a ripopolarsi di turisti italani e stranieri.
Presidente, seguirà un modello , spartano e inflessibile, alla Enrico Bondi?
La ringrazio per il paragone che mi lusinga molto anche se mi sembra un po’ prematuro.
Come intende affrontare la sfida?
Come ho sempre fatto nelle precedenti esperienze: grande passione e speranza nel futuro. Il Team e’ affiatato, forte della presenza di partner internazionali di alto profilo e di professionisti sammarinesi, uniti da un profondo senso dello Stato.
Fonte Il Giornale