Cedolini pensione, no alla sospensione dell’invio per posta ai pensionati
RSM 27 maggio 2020 – Il Servizio Tesoreria di Banca Centrale sarebbe intenzionato a non spedire più per posta il cartaceo del cedolino di liquidazione delle pensioni, che normalmente viene inviato il 27 di ogni mese, peraltro senza provvedere a rendere disponibile alcuna altra documentazione, salvo un eventuale riepilogo annuale. Inizialmente si ipotizzava a partire da aprile di quest’anno, mentre ora ci giunge voce che ciò dovrebbe iniziare da giugno. Di tutto ciò le Organizzazioni Sindacali sono state informate solo con un contatto telefonico, ma senza nessuna comunicazione ufficiale.
Le Federazioni Pensionati questa mattina hanno pertanto inviato una lettera al Segretario di Stato per la Sanità, in primo luogo per esprimere la propria contrarietà rispetto a questa scelta, se venisse confermata, “in quanto riteniamo – si legge nella nota – che tutti i pensionati abbiamo il diritto ad avere un riscontro facilmente disponibile della propria pensione percepita, con la possibilità di verificare mese per mese l’importo loro erogato.”
Le persone anziane – prosegue la lettera di FUPS-CSdL e FNPS-CDLS – sono proprio quelle che hanno più difficoltà ad accedere ad altre modalità di verifica della pensione, come ad esempio la lettura on line dei movimenti dei conti correnti bancari.”
Pertanto, le Federazioni Pensionati chiedono un incontro al Segretario per la Sanità e Sicurezza Sociale per affrontare la problematica, ed individuare le soluzioni più opportune, a tutela dei diritti dei pensionati.
FUPS-CSdL FNPS-CDLS
Nella foto da sinistra Elio Pozzi (Segretario FUPS-CSdL) e Armando Stacchini (Segretario FNPS-CDLS)
Fonte ANSA