Economia e Lavoro

Direttivo FUPS-CSdL: “Ripartire dall’equità fiscale”

Giochi del Titano

RSM 1 agosto 2019 – La difficile situazione economica in cui versa il paese e l’entità del debito pubblico derivato principalmente dalla crisi e dalla mala gestione del sistema bancario sono stati i temi al centro del dibattito del Direttivo FUPS-CSdL.

La soluzione trovata per l’ex Banca CIS ha tamponato una situazione di grave preoccupazione, ma temiamo che i problemi per il sistema bancario non siano finiti qui. Il cosiddetto veicolo pubblico pensato per il salvataggio dei fondi pensione investiti in Banca CIS e nel quale si sposteranno NPL della stessa banca per 103 milioni, nella migliore delle ipotesi costeranno allo Stato, cioè alla collettività, almeno 70 milioni o anche di più; gli NPL saranno messi in vendita, e se si ricaverà il 30% del loro valore nominale sarà un vero successo, considerando peraltro che gli NPL di Cassa di Risparmio sono stati ceduti al 7%!

Il paese da anni è fermo, in quanto mancano alcuni fattori determinanti: una grossa iniezione di liquidità da una parte, ed un progetto di sviluppo dall’altra. Infatti,  senza un progetto di ripresa articolato e credibile, non si possono chiedere né investimenti né prestiti all’estero. Chi dovesse erogare risorse al nostro paese, vorrà sapere come faremo a restituirle. In tal senso occorre recuperare al più presto un equilibrato rapporto con l’Italia e in primis ricostruire le migliori relazioni con Banca d’Italia.

La FUPS ricorda al Governo che era nel programma elettorale l’impegno di recuperare i quasi 200 milioni di euro di monofase non pagata. Chiediamo quando questo avverrà; sarebbe un segnale importante nella direzione dell’equità. Chi paga le tasse in misura nettamente maggiore sono ancora una volta i lavoratori dipendenti e i pensionati, mentre altre categorie non hanno prodotto nessun aumento del gettito fiscale dall’introduzione della riforma fiscale del 2013 ad oggi.

Ci aspettiamo che l’Esecutivo voglia finalmente realizzare quegli obiettivi di equità fiscale sanciti dalla riforma e che ancora mancano, evitando di rimettere le mani nelle tasche dei lavoratori e dei pensionati per ricavare i soldi necessari per pagare il debito accumulato dallo Stato. Questa è anche una condizione, assieme alla verifica della effettiva esistenza delle risorse dei fondi pensione nel sistema bancario sammarinese, per poter iniziare a parlare concretamente di riforma pensionistica, ed è la posizione chiaramente espressa dai pensionati nel ciclo di incontri tenuti dalle Federazioni Pensionati CSU nel mese di luglio.

Il Direttivo FUPS-CSdL auspica che il senso di responsabilità della CSU mostrato nel caso di Banca CIS e il clima di maggiore unità e collaborazione che si è creato nel paese sia tenuto in seria considerazione dall’Esecutivo nell’affrontare i gravi problemi sul tappeto, come ad esempio la situazione degli NPL di tutte le banche e la riforma pensionistica.

Riguardo agli incidenti sul lavoro recentemente accaduti, i pensionati FUPS ritengono che la sicurezza sul lavoro sia un obiettivo che deve essere portato avanti da tutti i soggetti coinvolti con il massimo impegno e con risorse adeguate per una costante formazione dei lavoratori e degli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza).

In generale, il Direttivo FUPS-CSdL ha espresso forte preoccupazione per la situazione economica nel suo insieme, soprattutto per quanto riguarda il mantenimento dello stato sociale e l’assistenza sanitaria. Il timore è che per affrontare il debito dello Stato si vada verso un ridimensionamento dei servizi pubblici o verso ulteriori forme di privatizzazione del welfare state.

FUPS-CSdL