Comunicato congiunto CSU/Forze Politiche presenti in Consiglio
Nella mattinata di oggi presso la sede della CSU, si è svolto l’incontro tra i dirigenti della Centrale Sindacale Unitaria e una rappresentanza di tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, presenti in Consiglio Grande e Generale.
L’incontro è stato convocato con urgenza dalla CSU per esprimere le proprie forti preoccupazioni relativamente ad una serie di ipotesi di soluzione della crisi di Banca CIS presentate dal Commissario Straordinario della banca in incontri ufficiali avvenuti nei giorni scorsi con le organizzazioni sindacali e la rappresentanza sindacale dei dipendenti, anche in presenza della delegazione di Governo.
Fra le ipotesi presentate, quella che ha suscitato maggiore preoccupazione prevede – successivamente alla ipotesi di risoluzione prevista dalla legge 102/2019 (“salvabanche”) – che gli oltre cento milioni di Fondi pensione (primo e secondo pilastro) allocati presso Banca CIS non vengano trasferiti nel cosiddetto ente ponte (la good bank), ma siano bloccati da un “accordo di moratoria”, che preveda da un lato l’attivazione della garanzia dello Stato, e dall’altro la restituzione delle risorse in un periodo comunque non inferiore ai 10 anni. Di fatto, di queste risorse si dovrebbe interamente far carico lo Stato, ovvero tutti i cittadini.
Nell’incontro odierno, dalla CSU e da parte di tutte le forze politiche è emersa in maniera univoca la necessità di tutelare in maniera prioritaria tali fondi previdenziali. La proposta presentata dal Commissario Straordinario di Banca CIS è in netto contrasto con i principi, i contenuti e gli obiettivi della legge “salvabanche”, che impongono le massime garanzie sulle stesse risorse previdenziali.
Si è rilanciata inoltre la necessità di rafforzare il percorso di condivisione che ha portato alla approvazione in tempi ristrettissimi delle legge “salvabanche”, ovvero l’insieme di norme che si auspica potranno consentire nell’immediato di allontanare i rischi di liquidazione coatta amministrativa di Banca CIS, individuando le migliori ipotesi di soluzione per questa banca, nell’ottica di tutelare i risparmiatori, i dipendenti e lo Stato.
Più in generale, si rende non più rinviabile l’individuazione di una strategia di sistema condivisa per affrontare le criticità dell’intero sistema bancario e finanziario e la crisi complessiva del Paese.
4 luglio 2019