Economia e Lavoro

Reintroduzione del forfettario, fa saltare il punto di equilibrio della riforma tributaria

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RSM 21 maggio 2019 – La CSU oggi pomeriggio ha chiesto un incontro urgente a tutte le forze politiche, a seguito di quanto appreso dal dibattito consiliare, e in particolare la notizia di una serie di emendamenti del Governo – messi sul portale del Consiglio Grande e Generale solo pochi minuti fa, e appena scaricati – al progetto di legge di assestamento di bilancio. Progetto di legge che, naturalmente, non è stato possibile approfondire e sul quale non si è svolto  nessun confronto per la ristrettezza dei tempi e per la indisponibilità dell’Esecutivo.

Tra questi emendamenti sembra vi sia anche la delega al Governo alla reintroduzione del sistema forfetario, il quale era stato superato – si pensava definitivamente – dalla riforma fiscale del 2013. Proprio il superamento del forfetario per le società e il lavoro autonomo, unitamente all’obiettivo di avviare una efficace attività di controllo e tracciabilità dei ricavi (aspetto questo mai realizzato pienamente) di tutte le categorie, aveva rappresentato il punto di equilibrio – difficilmente raggiunto – nella legge di riforma tributaria del 2013.

In tal senso il sindacato e i lavoratori dipendenti avevano sostanzialmente accettato l’aumento della loro contribuzione fiscale, a fronte dell’impegno di raggiungere una certificazione più veritiera – e la conseguente tassazione – dei redditi dei lavoratori autonomi, che da decenni dichiaravano imponibili del tutto lontani – in molto casi – dalle loro reali disponibilità economiche.

Inoltre negli emendamenti del Governo, tra le altre cose, sono previste deleghe sul cosiddetto pacchetto sviluppo, ovvero misure di incentivo per i disoccupati ultracinquantenni e sovvenzioni per l’assunzione di lavoratori sammarinesi e residenti, rispetto a cui la CSU nei giorni scorsi, in una specifica comunicazione, ha espresso una valutazione di grande criticità.

La CSU, pertanto, chiede a tutte le forze politiche un incontro urgente in particolare sulla reintroduzione del sistema forfettario, anche se temporaneo. Non accettiamo che la maggioranza possa – in maniera arrogante, autoritaria e lesiva di ogni principio di democrazia partecipativa – gettare alle ortiche una riforma che aveva trovato un suo delicato punto di equilibrio grazie allo sciopero CSU del settembre 2013 che ha portato in Piazza oltre ottomila persone, in quella che è stata la più grande espressione di democrazia della storia recente di San Marino. L’Esecutivo non può continuare a intendere il ruolo di governo come una semplice attività di comando, in barba ad ogni principio di democrazia reale e di coesione sociale.

Nella prima parte del pomeriggio, la CSU aveva inviato al Governo anche una specifica richiesta di incontro sul Progetto di Legge “Strumenti di risoluzione delle crisi bancarie a tutela della stabilità del sistema finanziario”, stigmatizzando la mancanza di confronto con le parti sociali.

CSU

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