Sciopero scrutini: la CSU a fianco degli insegnanti
San Marino. Non si distrugge così la scuola: la CSU al fianco degli insegnanti che continuano a protestare contro il Decreto delegato approvato lo scorso settembre. Ampia l’adesione alla mobilitazione degli insegnanti indetta dalle Federazioni Pubblico Impiego della CSU per la prima volta in occasione degli scrutini.
Nel dettaglio, le Federazioni Pubblico Impiego hanno respinto da subito il concetto di “debito” contenuto nel Decreto del Governo: gli insegnanti non sono in debito perché hanno sempre operato ben oltre le 18 ore settimanali di lezione per collaborare con le Presidenze nella gestione di molte attività (recupero, organizzazione uscite di studio, attività di orientamento ecc..); inoltre il debito così come calcolato non è accettabile perché dovuto alla casualità dell’orario. In questo contesto abbiamo inoltre fatto presente che difficilmente si troveranno docenti per la stesura dell’orario per i prossimi anni scolastici in quanto nessuno vorrà essere responsabile del debito altrui.
La preoccupazione concreta che sottolineiamo come CSU, in accordo con il personale docente, è per il secondo comma dell’Art. 4 del Decreto Scuola che prevede una riforma scolastica che ha come unico obiettivo quello di fare tagli e non la volontà di migliorare l’offerta formativa con un percorso negoziale condiviso con il sindacato e con i lavoratori interessati.
È dunque per denunciare e contrastare la mancanza di risposte a qualsiasi richiesta di dialogo del Governo e del Segretario all’Istruzione che le Federazioni Pubblico Impiego della Centrale Sindacale Unitaria hanno proclamato lo sciopero di 2 ore, primi due scrutini, di tutto il personale Docente della Scuola Media Inferiore e Scuola Secondaria Superiore.
La CSU sottolinea il proprio impegno a difesa della qualità dell’offerta formativa, per garantire alle nuove generazioni pari opportunità, per difendere la professionalità degli Insegnanti e dare prospettive alla scuola sammarinese. Insieme ai genitori ed alle famiglie per garantire un futuro ai nostri giovani contro i tagli ai diritti ed all’istruzione.
Le Federazioni ribadiscono la richiesta che il governo si impegni a rivedere il Decreto, avviando un confronto serrato tra le parti nell’interesse di tutto il sistema scolastico e principalmente di tutti gli alunni. Nell’attesa, la mobilitazione continua.
Le Federazioni Pubblico Impiego della CSU – Centrale Sindacale Unitaria