Economia e Lavoro

Il brutto esempio vissuto da Malta con l’accordo Socar

SAN MARINO ha firmato ieri l’accordo con la società SOCAR dell’Azerbaigian per la fornitura gas e cooperazione energetica. E proprio della Socar si è parlato ieri nella trasmissione Kings of CRIME (quando si dice il tempismo).
Della SOCAR parlano i tre figli della giornalista maltese Daphne Galizia, uccisa un anno fa per le sue inchieste scomode sul governo maltese affezionato ai paesi offshore. Ecco cosa dicono:
“Tra le inchieste rimaste inconcluse di Daphne c’è quella sul gas liquido fornito a Malta da un’azienda statale dell’Azerbaigian che tra l’altro non produce gas liquido ma fa da intermediaria vendendo il gas a Malta a un prezzo maggiore rispetto al prezzo di mercato, voi che idea vi siete fatti sulla vicenda dell’accordo sul gas liquido?”
“Avevamo già dei sospetti, perché l’idea di avere una centrale a gas e di dare l’appalto alla Socar era nata così, improvvisamente, dal nulla. Soltanto nell’ultimo anno Malta ha speso ben 40 milioni di dollari per la Socar su un accordo complessivo di 153 milioni di dollari per la fornitura di gas. Ora, ai cittadini è stato fatto credere che il gas sarebbe arrivato dalla Socar e che si sarebbe trattato di gas proveniente dall’Azerbaigian ma ora noi sappiamo, grazie alla fuga di notizie, che non era così e che in realtà il gas non è mai passato fisicamente dalle mani della Socar che ha svolto solo un ruolo di trarre, intermediaria, non offrendo alcun valore aggiunto. Socar si è intascata 40 milioni di dollari in contanti solo per mandare qualche email e il governo ha dovuto arrampicarsi sugli specchi per cercare di spiegare perché l’avesse coinvolta”.

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Forse, San Marino, avrebbe dovuto fare qualche controllo in più? Non è che succederà la stessa cosa che è successa a Malta?

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