Anis: “Deficit in aumento e Piano di Stabilità poco coraggioso”
San Marino. All’indomani della presentazione del Piano Economico 2019 e dell’assestamento di Bilancio, ANIS esprime ancora una volta tutta la propria preoccupazione per la grave situazione in cui versano i conti pubblici, ma soprattutto per la mancanza di coraggio ad intervenire decisamente per metterli in sicurezza una volta per tutte.
Come ribadito anche nei recenti incontri con tutte le forze politiche e sociali del Paese, di fronte ad un deficit in aumento e a un debito pubblico che cresce purtroppo ogni anno, occorre agire velocemente sia sulle entrate sia sulle spese. Ma, se sul fronte dell’imposizione fiscale si è intervenuti fin dall’inizio con la patrimoniale e la reintroduzione della minimum tax per le imprese, per quanto riguarda la spesa corrente si è usato il fioretto, partendo da un obiettivo poco più che simbolico del 2,5% di riduzione nel 2018. Nonostante questo, ad oggi, nemmeno tale obiettivo sembrerebbe raggiungibile, data la mancanza di interventi realmente efficaci, come invece lo sarebbero stati quelli condivisi e proposti dalle associazioni di categoria già a fine novembre in quello che era il Tavolo della Spending Review. Oggi, infatti, tali interventi sono gestiti bilateralmente solo da Governo e sindacati, non è chiaro né con quali obiettivi né con quali indicazioni. E’ per questo che ANIS ha concordato con le altre associazioni di categoria di chiedere la riapertura del Tavolo della Spending Review. Una riapertura urgente, stante anche gli ultimi dati contenuti nell’assestamento di Bilancio.
Riguardo invece il Piano di Stabilità Nazionale e per lo Sviluppo, ANIS ha già dimostrato al Governo la propria perplessità riguardo il deposito dello stesso, avvenuto contestualmente al Piano Economico 2019: il documento depositato è sostanzialmente quello presentato alle parti sociali già diverse settimane addietro, su cui ANIS ha più volte chiesto di valorizzare maggiormente l’economia reale, fatta di imprese che assumono e investono – portando ad esempio l’analisi sui bilanci delle proprie associate – e che, come stanno già facendo oggi, potranno domani sostenere il Paese, proiettandolo verso uno sviluppo sano e concreto. Nonostante gli incontri svolti nel frattempo, i numerosi contributi offerti dalle parti sociali, le proposte, le analisi e i documenti esplicitati da ANIS, il Governo ha depositato lo stesso Piano iniziale, senza tener conto di tutto questo, svilendo di fatto quello che doveva essere un confronto reale propedeutico alla maggiore condivisione possibile. Prendiamo atto che il Governo ha subito risposto, garantendo che tale documento è “di indirizzo, non definitivo e aperto alla discussione con le parti politiche e sociali”, e quindi attendiamo un nuovo documento arricchito dei contributi e delle proposte espresse. Con la consapevolezza delle importanti riforme che servono e con la responsabilità di chi pensa al Paese e alle prossime generazioni, ma soprattutto con la forza di chi rappresenta quell’economia reale a cui San Marino è oggi aggrappata, continueremo a produrre soluzioni concrete e sostenibili ai problemi che affliggono la Repubblica e che oggi tutti possono riconoscere anche nei numeri, senza mai lasciare nulla di intentato.
ANIS