La CSU incontra lavoratori e pensionati
San Marino. “Il Paese è in stallo, per ripartire la ricetta è l’equità”. Da tempo i Segretari della CSU insistono che il percorso delle riforme e del rilancio economico deve avere come bussola l’equità sociale e la lotta all’evasione fiscale, in quadro di forte coesione del paese. Su questi punti-cardine la CSU ha chiesto al Congresso di Stato l’apertura di un confronto di merito, confronto che invece da mesi si trascina all’insegna della genericità.
“Il Governo deve tradurre una generica volontà di confronto con reali e concrete disponibilità di merito. Se questo cambio di rotta rimarrà solo sulla carta – sottolineano i Segretari CSU Giuliano Tamagnini (CSdL) e Gianluca Montanari (CDLS) – decideremo insieme ai lavoratori e i pensionati le opportune iniziative di mobilitazione e di protesta”. Da qui l’apertura di un ciclo di cinque assemblee intercategoriali con i lavoratori di tutti i settori privati e pubblici e con i pensionati. Il primo appuntamento è in programma giovedì 26 aprile dalle 15.30 alle 18.00 al Teatro Concordia di Borgo, con i lavoratori delle zone produttive di Gualdicciolo, Chiesanuova, Acquaviva, Faetano, Montegiardino, alcuni uffici pubblici come da specifiche convocazioni. Al centro delle assemblee i temi socio-economici in discussione al tavolo di confronto con il Governo.
PENSIONI – La riforma è necessaria per mettere in sicurezza il sistema. No a ipotesi di riduzione dell’intervento dello Stato, che va confermato. Rivendichiamo il pieno rispetto del nostro ruolo contrattuale. Non vogliamo creare generazioni di pensionati in povertà! Nessuno pensi di toccare gli accantonamenti del primo pilastro!
BANCHE – Serve la massima chiarezza, partendo da azioni di responsabilità verso chi ha portato il sistema bancario in cattive acque. Se dovrà esserci l’intervento economico dello Stato, non vogliamo finanziare chi ha portato le banche all’attuale dissesto. Gli NPL Carisp derivanti dal crac Delta, a quale valore si stanno vendendo?
DEBITO PUBBLICO – Vogliamo conoscere la reale entità del disavanzo, anche tenendo conto del debito dello Stato per le banche. Se si vuole percorrere la strada del debito estero, a quali condizioni?
SVILUPPO ECONOMICO – Va scelto il modello di sviluppo, mettendo al centro l’economia reale produttiva, con posti di lavoro stabili e tutelati. Dal bilancio pubblico vanno destinate le necessarie risorse per lo sviluppo e l’occupazione!
EQUITÀ FISCALE – Va bene creare la Polizia tributaria, ma gli accertamenti vanno fatti fin da ora, sfruttando al meglio la Smac, finora sottoutilizzata.
SPENDING REVIEW – Si parta dalle possibili economie di scala e dalla riduzione degli sprechi, e non da ulteriori tagli alle retribuzioni dei lavoratori. Occorre una attenta verifica degli appalti, che comportano esborsi altissimi e incontrollati.
IVA SAMMARINESE – È necessaria per uniformarci al resto del mondo, ma non deve tradursi in aumento dei prezzi per i consumatori.
CSU