San Marino Innovation si presenta alla Commissione Consiliare Finanze
San Marino. L’Istituto per l’Innovazione della Repubblica di San Marino ha presentato la società e le sue strategie alla Commissione Consiliare Permanente Finanze e Bilancio, Programmazione, Artigianato, Industria, Commercio, Turismo, Servizi, Trasporti e Telecomunicazioni, Lavoro e Cooperazione.
Il vecchio Techno Science Park non esiste più, così come lo conoscevamo in passato, cresce e diventa San Marino Innovation – Istituto per l’Innovazione della Repubblica di San Marino. “Siamo passati da un sistema chiuso ad uno aperto – spiega Sergio Mottola – Per questo parliamo di Open Innovation dove i protagonisti sono le reti locali ‘ecosistemi di innovazione’ e i suoi protagonisti quali consumatori, imprese, centri di ricerca e formazione, operatori finanziari e settore pubblico. Siamo quelli che vogliono aggregare e fare in modo che l’innovazione si faccia al nostro tavolo, cercando di far contribuire tutti gli attori che si trovano in Repubblica”.
Una strategia che guardi ai punti di forza di San Marino, in primis, la sua capacità normativa. L’ecosistema San Marino può crescere esponenzialmente dimostrando agli innovatori del mondo: 1) qui creiamo innovazione 2) il quadro normativo è chiaro e semplice 3) garantiamo tempi certi quando cambiamenti normativi rapidi sono necessari. In sintesi, rispetto al ruolo dell’Istituto: “Si farà garante della validità imprenditoriale dell’iniziativa nei confronti delle istituzioni- conclude- e garantirà a sua volta certezza di tempi agli imprenditori”.
Ad introdurlo è stato il Segretario di Stato Andrea Zafferani che ha presentato le novità: “Abbiamo voluto dare una scossa- ha detto – per allargare il raggio di azione, non eravamo infatti particolarmente soddisfatti di quanto era stato fatto fino ad allora”. Il progetto era carente sul piano dell’innovazione. Tra i cambiamenti previsti nello statuto dell’Ente -il relativo decreto sarà in ratifica nella prossima seduta consiliare- sono citati il cambio del nome e la presenza nel CDA di un rappresentante dell’opposizione. Altre novità riguarderanno la mission: l’Ente vuole essere al centro delle politiche di attuazione e attrazione dell’innovazione nel Paese. Diversamente, oggi la normativa “è tarata sulle start up”, spiega il segretario di Stato, mentre si vuole dare spazio anche ad altre vocazioni come la funzione di introdurre innovazione nella P.A.
E ancora: Zafferani propone un ente interamente pubblico e di questo “dovremmo discutere con i soci di minoranza – anticipa – che sono alcuni Istituti di Credito”. In sintesi il Segretario di Stato ha detto che la precedente legge sulle start up ha portato alla costituzione di 40 imprese innovative, ma mancavano alcuni elementi legati alla strategia che rendesse coerente la politica sull’innovazione del Paese e che consentisse di creare un “ecosistema favorevole”.
“Gli Stati che si dimostrano lenti non producono innovazione – ha concluso Sergio Mottola – e San Marino deve puntare sulla sua capacità normativa e facilitare tecnologie moderne, quindi dobbiamo dimostrare al contrario che siamo capaci di adattare il quadro normativo per far crescere l’innovazione. Uno Stato piccolo ma reattivo ha una vera opportunità per attrarre tutti gli attori dell’innovazione, può puntare quindi, in collaborazione con gli innovatori, a garantire velocità e adattabilità del quadro normativo. Sulle tipologie innovazioni: ho proposto di scegliere delle eccellenze in settori quali Fin Tech, Med Tech, Intelligenza artificiale e robotica”.