Consiglio Previdenza: proposta la conversione dei fondi in obbligazione di Stato
San Marino. Si è riunito questa stamattina il Consiglio di Previdenza. Presente il Segretario alla Sanità Santi, che ha proposto di trasformare l’obbligazione subordinata sottoscritta con Cassa di Risparmio, nel dicembre del 2012 e per un valore di 35 milioni, con voto contrario della componente sindacale, in un’obbligazione dello Stato.
Il governo lo prospetta, per i 5 anni che rimangono, passando da una remunerazione del 5%, al 2%.
Il governo prospetta questa soluzione, per i 5 anni che rimangono, passando da una remunerazione del 5%, al 2%.
“Riduciamo il rischio dell’investimento alla luce del fatto che i 35 milioni investiti a suo tempo, in questa fase rischiano di essere svalutati per le vicende legate al nuovo piano di ristrutturazione di Cassa” ha precisato il Segretario Santi. “Vogliamo dare una garanzia aggiuntiva a questo investimento, siamo mossi dalle migliori intenzioni”.
Con le obbligazioni subordinate, in caso di fallimento o di dissesto della banca, la perdita che può subire l’investitore è sempre elevata e molto spesso tendente al 100% del capitale investito, poiché vengono privilegiati gli altri creditori.
I titoli di Stato non hanno il vincolo di subordine e sono un’obbligazione verso lo Stato, quindi maggiormente tutelati e non connessi ad una attività economica.
Sono dunque due emittenti diversi, però va precisato che lo Stato ad oggi è il socio di maggioranza della Cassa di Risparmio.
Il Consiglio non ha deciso ma ha chiesto al governo e Cassa di formalizzare questa posizione per valutare la possibilità con i termini della partita chiari.
“Una richiesta senza argomentazioni né garanzie – ha spiegato Giuliano Tamagnini della Csdl – aspettiamo la proposta ufficiale. Noi abbiamo bisogno di investimenti con garanzie solvibili.”
La definisce una via percorribile Davide Rosei per l’Usl che considera per lo Stato “un atto dovuto quello di preservare i fondi pensione. Abbiamo bisogna di una tutela imprescindibile da parte dello Stato. Tecnicamente deve andare spiegato: attendiamo un prospetto che dia i modi e i tempi di questo passaggio”.
Anche William Vagnini presidente dell’Anis rinvia la valutazione alla presentazione ufficiale. “Se le obbligazioni subordinate non ci garantiscono abbastanza, la prospettiva di un altro tipo di sottostante per il fondo pensioni, è migliorativa”.
Il Consiglio di Previdenza tornerà a riunirsi il 23 ottobre.