Caccia aperta dal 2 settembre al 10 febbraio
La stagione di caccia nella Repubblica di San Marino è aperta dal 2 settembre 2017 al 10 febbraio 2018.
È quanto propone il decreto delegato n. 96 del 10 agosto scorso, il quale attende di essere ratificato da parte del Consiglio Grande e Generale. L’esercizio venatorio è regolato come segue: 2 settembre 2017: apertura della caccia alla selvaggina migratoria; 2, 3, 6 e 9 settembre 2017 la caccia è consentita alla selvaggina migratoria dalle ore 6 alle ore 12 e dalle ore 17 alle 19, da appostamento (spetto), dalle ore 12 alle ore 12:30 e dalle ore 19.30 alle ore 20 è consentito l’utilizzo del cane per il recupero della selvaggina migratoria abbattuta; 17 settembre 2017: apertura generale della caccia dalle ore 7; 3 dicembre 2017: ultimo giorno di caccia alla selvaggina stanziale.
Durante il periodo venatorio è fatto divieto di caccia nei giorni di martedì e venerdì di ogni settimana.
All’appostamento si dovrà accedere con il fucile scarico e nella custodia.
La caccia è consentita da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto, fatto salvo ove diversamente indicato.
La caccia è consentita dal 17 settembre al 30 settembre 2017 alla selvaggina stanziale e migratoria esclusivamente nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica dalle ore 7; dal 1° ottobre al 3 dicembre
2017 alla selvaggina stanziale, esclusivamente nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica; dal 1° ottobre 2017 al 31 gennaio 2018 alla selvaggina migratoria 5 giorni alla settimana; dal 17 settembre 2017 l’esercizio venatorio è consentito anche in forma vagante e con l’ausilio del cane in numero massimo di 2 cani per ogni cacciatore; dal 4 dicembre 2017 è vietato l’utilizzo del cane da seguita a eccezione delle battute al cinghiale e alla volpe. Come forma di caccia è sempre vietata la “posta” alla beccaccia.
Le specie cacciabili sono le seguenti: nei giorni 2, 3, 6 e 9 settembre 2017 – tortora (Streptopelia turtur), ghiandaia, gazza, cornacchia grigia, storno, merlo e colombaccio;
dal 17 settembre al 31 dicembre 2017 – frosone, merlo, quaglia, tortora (Streptopelia turtur), fringuello, verdone, pispola e allodola;
dal17 settembre 2017 al 31 gennaio 2018 – cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, taccola, volpe, alzavola, canapiglia, codone, fischione, folaga, germano reale, moriglione, mestolone, moretta, beccaccino, frullino, porciglione, pavoncella, cesena, storno, tordo bottaccio, tordo sassello, colombaccio, beccaccia, marzaiola e gallinella d’acqua;
dal 1° febbraio al 10 febbraio 2018: cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, taccola, volpe, cesena, storno, tordo bottaccio e tordo sassello;
dal 17 settembre al 3 dicembre 2017 – fagiano e lepre;
dal 9 ottobre 2017 – chiusura alla femmina del fagiano;
dal 21 ottobre 2017 al 13 gennaio 2018 – nelle giornate di mercoledì e sabato è consentita la caccia in forma collettiva al cinghiale, esclusivamente previa adozione, da parte del Congresso di Stato, di apposito decreto delegato su proposta dell’Osservatorio della fauna selvatica e dei relativi habitat, che individui le aree adibite alla caccia nonché le norme per l’esercizio della caccia al cinghiale e che contenga, altresì, il piano faunistico venatorio pluriennale di gestione del cinghiale; la caccia di selezione al cinghiale è consentita secondo le disposizioni del piano faunistico venatorio pluriennale di gestione del cinghiale 2017-2021 e del piano di prelievo annuale.
In via sperimentale è chiusa la caccia alla starna durante la stagione venatoria 2017-2018 ma in via transitoria è aperta la caccia alla pernice rossa nei giorni 17, 20 e 23 settembre 2017.
Durante ogni giornata di caccia consentita il cacciatore può abbattere al massimo: due fagiani o un fagiano e una lepre o un fagiano e una pernice rossa o una lepre e una pernice rossa; 30 capi di selvaggina migratoria, di cui non più i 20 capi per ogni singola specie, a eccezione di storno e fringuello consentito nel numero massimo di 30 capi; 2 capi di beccaccia.
Sul tesserino rilasciato dalla Federcaccia sammarinese deve essere sempre segnata la giornata di caccia.
La selvaggina stanziale deve sempre essere segnalata nell’apposita casella al momento dell’abbattimento, mentre se viene depositata il segno di abbattimento dovrà essere cerchiato.
La selvaggina migratoria deve essere sempre segnata sull’apposito tesserino a fine giornata di caccia in un’unica soluzione.
(Fonte: La Serenissima)