Economia e Lavoro

CSU: i pensionati vogliono contare nelle scelte che li riguardano

San Marino. Alla presenza dei due Segretari Generali Giuliano Tamagnini (CSdL) e Riccardo Stefanelli (CDLS), si è riunito ieri il Comitato Direttivo delle due Federazioni Pensionati CSU: FUPS-CSdL e FNPS-CDLS.

All’ordine del giorno la difficile situazione generale del paese, in particolare i gravi problemi del sistema bancario, l’utilizzo dei fondi pensione, la riforma pensionistica, l’unificazione delle case di riposo. La riunione dei Direttivi, fortemente voluta dai Segretari delle due Federazioni Pensionati, Elio Pozzi (FUPS-CSdL) e Armando Stacchini (FNPS-CSdL), ha dimostrato una piena identità di vedute e la volontà di portare avanti un’azione unitaria dei pensionati sammarinesi organizzati nella CSU.

Le due Federazioni, insieme rappresentano la gran parte dei pensionati sammarinesi che al 31 dicembre 2016 hanno raggiunto il ragguardevole numero di 9.200; i pensionati sono una componente importante della società sammarinese, e vogliono fare sentire la loro voce ed avere un peso nelle decisioni che li riguardano.

I Segretari Generali di CSdL e CDLS hanno illustrato il recente accordo con il Governo sui ai tre decreti per il passaggio dei Rapporti Giuridici di Asset Banca in Cassa di Risparmio, sottolineando i principali risultati raggiunti, ad iniziare dal ritiro del Decreto n. 79 e dal conseguente ripristino della gestione delle risorse di Fondiss al Comitato Gestore, evitando in tal modo di usare tali risorse per finanziare le banche.

Nel progetto di legge di assestamento di bilancio, la CSU con forte determinazione ha ottenuto il mantenimento dell’abbattimento del 20% su tutte le pensioni. Si tratta di segnali che sembrano indicare l’apertura di un dialogo e un confronto reale con le parti sociali da parte del Governo.

Riguardo all’eventuale utilizzo dei fondi pensione per finanziare le banche, i pensionati CSU sono d’accordo che una parte possa essere utilizzata, a fronte di precise e solide garanzie da parte del Governo; ciò fermo restando che qualunque scelta si dovesse compiere, dovrà essere sottoposta alla volontà vincolante dei lavoratori e dei pensionati, attraverso un referendum sindacale.

I pensionati sono in attesa che il Governo presenti una proposta di riforma pensionistica, che ormai è diventata inderogabile se si vuole assicurare alle future generazioni pensioni dignitose. E su questa proposta si chiede l’avvio di una vera concertazione tra le parti sociali. I pensionati fanno anche presente l’urgenza di riscuotere i contributi previdenziali non versati, l’eccessivo costo della gestione dei fondi pensionistici, e il problema non ancora risolto del continuo ripianamento di alcuni fondi pensionistici in perdita (artigiani e commercianti) a carico della collettività!

Unificazione delle case di riposo: dal primo luglio 2017 la gestione della RSA  il Casale la Fiorina è passata all’ISS, come continuamente chiesto dalle Federazioni Pensionati dal momento dell’apertura della casa di riposo. Questo passaggio è positivo, restano però grossi problemi da affrontare perché il Casale sia pienamente operativo: occorre infatti definire il ruolo della SUMS, l’inquadramento del personale, la gestione della cucina, la sistemazione dell’area esterna.

I pensionati chiedono al Governo un forte impegno per la piena attuazione della legge di riforma tributaria del 2013, attraverso il potenziamento della Smac quale strumento di tracciabilità per accertare i ricavi, e l’attuazione dei necessari controlli, che tuttora non vengono realizzati, consentendo ancora a molte categorie del lavoro autonomo di dichiarare redditi inverosimili. L’equità fiscale e sociale è una condizione imprescindibile per realizzare una società più coesa e solidale.

FUPS-CSdL   FNPS-CDLS

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