Legge sviluppo, si può fare di più
San Marino. Si è tenuto ieri un incontro tra Governo e parti sociali per discutere del progetto di legge in materia di sviluppo economico, un provvedimento messo in campo dalla Segreteria per il Lavoro per rilanciare la ripresa dell’economia della nostra Repubblica.
USL vede con favore la calendarizzazione di una serie di incontri con le parti sociali finalizzati al confronto attivo sul progetto, anche se era preferibile farlo prima che tale provvedimento fosse portato in Consiglio Grande e Generale in prima lettura.
Per quanto riguarda i contenuti, seppur siano stati inseriti elementi positivi volti alla semplificazione normativa, allo studio delle professionalità e alla riforma dell’apprendistato, riteniamo che un testo unico omnicomprensivo sarebbe uno strumento più esaustivo per un vero rilancio economico.
Il sistema di erogazione degli incentivi è volto a premiare solo le aziende con almeno cinque dipendenti, non tenendo in giusta considerazione il panorama imprenditoriale sammarinese, caratterizzato in larga misura da imprese di piccole dimensioni. Il principio di incentivare le imprese virtuose che puntano sullo sviluppo e sull’incremento dei propri dipendenti è certamente corretto, però non vanno dimenticate le piccole realtà che costituiscono una ricchezza per la nostra economia e che necessitano di altrettanta considerazione da parte del Governo.
Riteniamo giusto detassare il premio di produzione e che gli sgravi siano applicati a quelle ditte che assumono a tempo indeterminato o che non abbiano applicato dei non rinnovi ai rapporti di lavoro a tempo determinato.
La nuova legge prevede un sistema di assunzione mediante richiesta generica tra i residenti e l’assunzione nominativa sia per residenti che per i frontalieri: una decisione che è coerente anche con il percorso di associazione con l’Europa che San Marino sta percorrendo. Riteniamo però che sia fondamentale prevedere un meccanismo che dia la priorità alla forza lavoro sammarinese, a parità di professionalità. A tal proposito, in un’ottica di maggiore attrattività per le imprese e di conseguente rilancio dell’occupazione, è fondamentale studiare l’introduzione di strumenti di snellimento amministrativo nelle pratiche legate all’assunzione.
Per quanto riguarda l’apprendistato, chiediamo vengano introdotti dei controlli mensili dell’effettiva presenza del tutor e dell’effettiva attività di formazione del lavoratore, per evitare abusi utilizzati esclusivamente per ottenere un mero risparmio economico.
Relativamente agli incentivi all’esodo dalla P.A. vorremmo approfondire tale aspetto, in particolare se il fine è quello di favorire tale opportunità, indipendentemente da un eventuale ricollocazione nel settore privato.
Auspichiamo che gli incontri calendarizzati servano realmente per migliorare e variare alcuni aspetti, in un’ottica di confronto costruttivo e sinergia operativa.
USL