NPL, la soluzione sammarinese
Dall’analisi alla soluzione del problema NPL. A conclusione della conferenza pubblica d venerdì scorso, ABS diffonde un volume in cui passa in rassegna tutti gli aspetti dei crediti non performanti, i famigerati NPL. Un volumetto squisitamente tecnico, che si avvalso del contributo del neo presidente Biagio Bossone, con riflessioni e valutazioni calate nelle caratteristiche del sistema bancario sammarinese.
Sono quattro le possibili strade per la gestione degli NPL, 1 miliardo e 900 mila in totale: la lavorazione interna alla banca, la cartolarizzazione, la creazione di una società di gestione degli attivi, la cessione ad operatori specializzati a prezzi di mercato.
Il suggerimento di ABS è per una soluzione interna, sammarinese, suddivisa in tre fasi.
Prima fase, dai sei ai 12 mesi: creazione di un data room per consentire di raccogliere portafogli omogenei. Pertanto gli NPL dovranno essere lavorati internamente sotto il profilo dell’aggiornamento e completamento del set informativo.
Seconda fase, dai 6 ai 36 mesi: cessione dei crediti deteriorati a un veicolo di sistema, una Società di Gestione degli attivi, che li acquisisca a un valore allineato al reale valore economico, consentendo al sistema di riprendere senza pressioni indotte dalla necessità di “svendita”. Questa sarebbe una soluzione mediana tra la soluzione interna e la cessione al mercato.
Terza fase, in via continuativa: previsione di strumenti per una migliore gestione degli NPL. La strategia complessiva di gestione, infatti, non fermarsi allo smaltimento degli stock, ma deve saper attivare strumenti di immunizzazione dal rischio di accumulo di NPL.
Quella che è stata presentata – conclude la relazione – costituisce un’analisi preliminare, ma certamente utile per una discussione che, si augura ABS, possa essere tempestiva e capace di coinvolgere tutte le parti.
Un invito che al momento sembra caduto nel vuoto, vista l’assenza del governo, della maggioranza e di Banca Centrale.