Quarantena, tamponi e isolamento: le indicazioni del Cts
Quarantena, tamponi e isolamento: le indicazioni del Cts
Quarantena ridotta, un solo tampone negativo per uscire e la ‘libertà’ per gli asintomatici ancora positivi, dopo 21 giorni. Il Comitato tecnico scientifico ridisegna le misure per gestire la situazione del Covid in Italia. Queste le prime indicazioni in attesa dell’incontro di lunedì.
TAMPONI DA MEDICI DI BASE E PEDIATRI – Il Cts, a quanto si apprende, ha dato indicazione perché anche i medici di base e i pediatri possano fare i tamponi. In particolare, medici e pediatri, se saranno d’accordo, potranno fare sia i tamponi molecolari che gli antigenici in modo da ridurre anche le file ai drive-in. ”Per il raggiungimento dell’obiettivo strategico connesso alla sostenibilità del sistema diagnostico dei casi di positività al virus SARS-CoV-2, il Cts ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per il prezioso e fondamentale contributo che potranno assicurare nella esecuzione dei tamponi, al fine di sostenere in maniera essenziale il sistema sanitario nel Paese”. Il Cts, ”in coerenza con le linee guida internazionali e adottando il principio di massima cautela, sottolinea l’esigenza di aggiornare il percorso diagnostico per l’identificazione dei casi positivi così come la tempestiva restituzione al contesto sociale dei soggetti diagnosticamente guariti. Analogamente, il Cts ha ridefinito i criteri dell’isolamento fiduciario dei contatti stretti dei casi confermati positivi al virus SARS-CoV-2”.
ASINTOMATICI ‘LIBERI’ DOPO 21 GIORNI ANCHE SE POSITIVI – Gli asintomatici che continuano non negativizzarsi, stabilisce il Cts in una misura approvata oggi, finiranno comunque il periodo di quarantena dopo 21 giorni. “Nei casi asintomatici l’isolamento si interrompe comunque al 21esimo giorno in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione” spiegano.
Fonte adnkronos 11 ottobre 2020