Governo Italia: già 30 mila al voto sulla piattaforma Rousseau
Al via dalle 9 il voto degli iscritti M5s sull”ipotesi di un governo giallo-rosso guidato da Giuseppe Conte sulla piattaforma Rousseau. “Quello che stiamo vivendo è un momento molto delicato per il Paese. E va affrontato mettendo al centro gli interessi e le esigenze dei cittadini, della comunità che tutti insieme formiamo”, si legge sul blog. Si vota fino alle 18 e si chiede di dire se si è “d’accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?”.
Secondo le prime stime diffuse dall’Associazione Rousseau tra le 9 e le 11 avrebbero votato 29.781 iscritti certificati. “Si tratta – si rileva dall’associazione – di un record storico per Rousseau: un traffico addirittura 10-12 volte superiore rispetto a quello del primo turno di votazioni per la scelta dei candidati alle europee”.
Nel frattempo proseguono i contatti in vista della formazione della squadra di governo. Il premier Giuseppe Conte incontra una delegazione del Pd composta da Andrea Orlando e Dario Franceschini.
“Buongiorno – scrive su Facebook Luigi Di Maio – posso dirvi già da ora che tutti i 20 punti che il MoVimento 5 Stelle ha presentato al Presidente Conte sono affrontati nel Programma di Governo. Dal blocco dell’aumento dell’Iva al salario minimo, dal taglio del cuneo fiscale agli aiuti a famiglie e disabili, dallo stop agli inceneritori alle trivelle, dalla riforma della giustizia alla legge sul conflitto di interessi, fino alle concessioni autostradali. Buon voto a tutti su Rousseau”.
Intanto sul blog M5s è stata pubblicata la bozza del documento di programma di governo M5s-Pd. Si tratta di 26 punti, dall’Iva al conflitto di interessi alla sicurezza. Su questo ultimo punto di prevede che: “La disciplina in materia di sicurezza dovrà essere aggiornata seguendo le recenti osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica“. La versione finale del testo dovrebbe arrivare in serata, dopo un nuovo incontro a Palazzo Chigi. Sull’immigrazione si invoca una “forte risposta europea, anche attraverso la definizione di una normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all’immigrazione clandestina, ma che – nello stesso tempo – affronti i temi dell’integrazione”.
Fonte ANSA
Voto Rousseau, che cosa succede se gli iscritti M5S bocciano l’accordo di governo con il Pd: gli scenari
Cosa succede se vince il «No»?
Se nelle ultime ore la strada verso la formazione del governo M5S-Pd sembra ormai essere spianata, resta ancora l’incognita del voto su Rousseau. Un aut aut apparentemente ferreo che, in caso di vittoria del «No», potrebbe aprire scenari inediti nella costellazione grillina, nel rispetto dello Statuto del MoVimento Cinque Stelle.
Di fatto, l’articolo 4 relativo alle norme sulla “Democrazia Diretta e Partecipata” che regolano il Movimento, nel comma D presenta una specifica di non poco conto.
«Entro 5 giorni, decorrenti dal giorno della pubblicazione dei risultati sul sito dell’Associazione Rousseau, il garante o il capo politico possono chiedere la ripetizione della consultazione, che in tal caso s’intenderà confermata solo qualora abbia partecipato alla votazione almeno la maggioranza assoluta degli iscritti ammessi al voto».
Insomma, il garante Beppe Grillo o il capo politico Luigi Di Maio potrebbero decidere di aprire un’ulteriore consultazione, introducendo questa volta il quorum, qualora l’esito della prima votazione non li convincesse.
Un’ipotesi, seppur ormai sempre più remota, che se dovesse trovare riscontro nelle decisione dei vertici M5s allungherebbe i tempi e l’iter di creazione del nuovo governo, generando anche uno scontro tra MoVimento e Quirinale, oltre che tra la cosiddetta “democrazia diretta” e i fondamenti di democrazia rappresentativa parlamentare.
Fonte Openonline