L’Unione Interparlamentare: garantire i diritti umani ai migranti
È in corso a Ginevra il dibattito dell’Unione Interparlamentare sul tema della gestione globale dei migranti e dei rifugiati. Il Presidente della delegazione sammarinese presente ai lavori, Mirco Tomassoni, ha affermato che se si vuole mantenere la pace, la stabilità e risolvere le grandi disuguaglianze, le misure che nei prossimi mesi saranno oggetto di negoziazione nell’ambito della definizione dei Global Compact on Migration and on Refugees (GCM e GCR – i due Accordi per garantire la migrazione sicura, ordinata e regolare) dovranno garantire il pieno rispetto degli standard dei Diritti Umani, quegli stessi standard che costituiscono obblighi vincolanti liberamente assunti dagli Stati Parte di pertinenti Trattati e Accordi Internazionali, e che rappresentano valori umani fondamentali che non dovrebbero mai più essere dimenticati o ignorati.
La Comunità Internazionale deve assistere gli Stati a sviluppare in modo strutturale queste politiche, affinché siano in grado di ispirare fiducia in un futuro di equità globale nel rispetto dell’Agenda 2030. Tali concetti sono ricompresi, ha ricordato Mirco Tomassoni, in uno specifico Ordine del Giorno che il Consiglio Grande e Generale ha recentemente approvato, nel quale, oltre al recepimento delle raccomandazioni della Comunità e degli Organismi Internazionali rispetto a questa emergenza, è previsto lo sviluppo di micro-progetti volti all’accoglimento di migranti e rifugiati in numero adeguato alla realtà sammarinese, rivolto in particolare a donne, bambini e persone con disabilità, coinvolgendo la comunità e le organizzazioni di volontariato; in tal senso, il Consigliere Tomassoni ha quindi confermato all’Assemblea l’impegno e la collaborazione della Repubblica di San Marino.
Il Consigliere Marina Lazzarini è intervenuto in merito alla Risoluzione della Commissione 1 “Pace e Sicurezza Internazionale”, nella quale si raccomanda un’inversione operativa della Comunità Internazionale – ivi compresi i Parlamenti – al sostegno della Pace, adoperandosi perché non si arrivi ai conflitti, anziché concentrarsi sulla loro gestione una volta scoppiati. Il Consigliere Lazzarini ha sottolineato in particolare alcuni punti salienti: l’importanza dell’informazione come elemento pluralista e libero da manipolazioni; l’urgenza di ridurre in maniera significativa il finanziamento illecito e il traffico di armi; la necessità che l’economia cambi radicalmente, poiché lo sfruttamento verso le risorse dei Paesi terzi e del lavoro delle persone, per non parlare dello sfruttamento ignobile del lavoro dei bambini, non possono esistere in un sistema di economia sostenibile; l’urgenza della riduzione della forbice tra ricchi e poveri del mondo, realtà che si sta estremizzando oltre ogni giustificazione e la cui valutazione morale non può che essere estremamente negativa. Sono necessari necessario – ha sottolineato – un approccio più radicale in questo senso e soluzioni efficaci per la redistribuzione del reddito e della ricchezza; la guerra non arriva mai all’improvviso, ma ci sono sempre avvisaglie e situazioni che mettono in guardia e sulle quali agire per prevenire l’escalation. Non esiste Pace senza giustizia e non esiste giustizia senza il rispetto dei Diritti Umani per tutti. Ha concluso il suo intervento affermando che l’uomo non si è evoluto quando ha imparato ad usare la clava, ma quando ha scoperto il linguaggio, la comunicazione e il dialogo!
Il Consigliere Dalibor Riccardi ha partecipato al Forum dei giovani parlamentari, dove si è affrontato il fenomeno della sieropositività, sono state date indicazioni per affrontare in maniera più completa l’educazione sessuale nei Paesi e sono state date delle informazioni su come le persone che hanno contratto il virus dell’ HIV possano procreare in sicurezza; i lavori hanno prodotto una relazione conclusiva che verrà sottoposta all’assemblea plenaria al fine della sua eventuale approvazione finale.
Durante i lavori, la plenaria si è espressa sulla proposta di tre punti d’urgenza inserendo all’ordine del giorno la discussione sulla dichiarazione USA rispetto alla città di Gerusalemme e sui diritti degli abitanti Palestinesi alla luce delle risoluzioni ONU.