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Baha’i: verso una concezione ampliata della valorizzazione delle donne

Giochi del Titano

È tempo di formulare una concezione più ampia della valorizzazione delle donne, afferma la Baha’i International Community in una nuova dichiarazione. Il discorso sulla valorizzazione delle donne deve andare oltre la promozione di una maggiore partecipazione delle donne alla vita economica della società, per quanto importante ciò sia, e occuparsi di dare libero corso alle enormi potenzialità delle donne per il progresso del mondo.
«Il percorso dal dubbio alla fiducia in se stesse, dal silenzio all’espressione, dalla passività all’azione, non può essere compreso solo in termini di ingresso nel mercato del lavoro o di integrazione in una delle varie catene della produzione globale», dice la dichiarazione. «Lo sviluppo delle capacità deve riguardare tutti gli aspetti dell’esistenza umana: economica, sociale, intellettuale, culturale, spirituale e morale».
Intitolata «Al di là dell’economia: un’inchiesta morale sulle radici della valorizzazione», la dichiarazione è stata preparata per la 62a commissione annuale delle Nazioni Unite sullo status delle donne (CSW), che ha inizio oggi e segue le celebrazioni mondiali della Giornata internazionale della donna l’8 marzo.
Il CSW di quest’anno si occupa della valorizzazione delle donne rurali. La dichiarazione della BIC, che illustra questo tema, si basa sugli spunti forniti da varie donne che sono impegnate nella trasformazione sociale delle loro comunità e società in diversi contesti in tutto il mondo.
Tra le sue principali raccomandazioni, la dichiarazione propone che i sistemi educativi siano rimodellati per dare pieno corso al potenziale delle donne e aiutarle a sviluppare «capacità di servizio alla comunità e alla società». Attingendo all’esperienza della comunità baha’i, essa suggerisce che le donne, quando acquisiscano potere e contribuiscano alla trasformazione delle loro comunità a diversi livelli, diventano più visibili, sfidando le dicotomie di genere preesistenti e «le idee tradizionali sui modelli sociali e sui ruoli svolti dalle donne e dagli uomini».
«In tutto il mondo ci sono molti esempi di casi in cui le donne e gli uomini lavorano assieme nel reciproco rispetto», afferma la dichiarazione.
Osservando il progresso delle donne nel più ampio contesto del progresso della società nel suo insieme, la dichiarazione prende in esame una serie di importanti temi.
«Un problema di cui la Commissione sullo status delle donne deve occuparsi, quindi, è la replica di ciò che funziona. Che cosa dobbiamo fare per costruire nelle varie società una cultura nella quale le donne e gli uomini contribuiscano insieme e con gioia al bene comune?», chiede la dichiarazione della BIC.
«Che cosa è possibile ottenere nelle comunità locali, non solo in alcuni programmi pilota o per la durata di un ciclo di finanziamento, ma indefinitamente nel futuro e in tutto il mondo?».
L’esame di queste domande e delle loro risposte contribuirà a un processo globale di apprendimento che consentirà all’umanità di avanzare collettivamente in questo campo, afferma la dichiarazione.
La Commissione sullo status delle donne va dal 12 al 23 marzo 2018.

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