“Il Monte Titano nella Fiaba”
San Marino. Si inaugura giovedì 11 ottobre alle ore 17,30 presso il Museo di Stato-Palazzo Pergami Belluzzi la mostra “Il Monte Titano nella Fiaba”, un progetto degli Istituti Culturali a cura di Walter Gasperoni con il patrocinio della Segreteria di Stato Istruzione e Cultura. Il progetto nasce da un’idea di “committenza nobile” che coinvolge tre artisti nella realizzazione di tre dipinti. La scelta è caduta su Massimo Pulini, Vittorio D’Augusta, Walter Gasperoni, artisti fortemente radicati nel territorio. L’opera di Massimo Pulini permette di agganciare le poetiche felliniane al nostro Territorio in un’ottica tesa alla valorizzazione e al rispetto del patrimonio artistico-culturale.
A tal proposito l’artista dice: “L’idea portante dell’opera è la metafora tra l’apparizione del Rex nell’Amarcord di Federico Fellini e il profilo illuminato del promontorio di San Marino, visto dalla costa riminese. Un parallelo non didascalico, ma evocativo. La vicinanza irraggiungibile di quell’apparizione notturna scambia la terra col mare e mette in discussione prospettive e percezioni, ispirando ulteriori sogni. Il promontorio a forma di transatlantico, nel dipinto, si trova arenato sul fondo del mare ed è sovrastato da un cielo d’acqua, silenzioso e abitato da meduse…”
Walter Gasperoni: “Il monte Titano per me è come un paravento, una sorta di superficie piatta, la quale nasconde nel suo retro una sorta di officina dove si forgiano visioni fantastiche capaci di confonderci e portarci in zone che solo alcuni siti del mondo possiedono. I lavori designati per questo progetto sono abbastanza espliciti. Nella tela “più lune formano parole” c’è una sorta di pifferaia magica che, per effetto del suono che emana dal suo flauto, libera un fascio di lune che si rincorrono e litigano fra di loro cercando di costruire parole, mentre alcuni esseri bivaccano ai piedi del monte, duellando con il pensiero”.
Vittorio D’Augusta commenta la sua opera dicendo: “…Il mio quadro, dipinto a memoria e come ad occhi chiusi, non racconta una vera storia, non contiene richiami letterari: allude, e(qui)voca, “omaggia, tergiversa, e, con la formuletta con cui iniziano le favole, invita ciascun osservatore ad inventarne una”.
La Mostra sarà aperta al pubblico dall’11 ottobre 2018 al 28 febbraio 2019. Orario di apertura: Tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 9.00 alle ore 17.00. Ingresso libero
Info: Istituti Culturali- Musei di Stato Tel. 0549 882670 Info.istituticulturali@pa.sm