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Riparte “Talk About/Conversazioni in Cerca d’Autore”

Riccione.  Dopo il successo della prima edizione, torna “Talk About”, con due appuntamenti imperdibili per gli appassionati di musica: il 19 aprile con Ghemon e il 9 maggio con Diodato. “Talk About/Conversazioni in cerca d’autore” è un calendario di incontri con personaggi della narrativa, della musica, dello sport, della comunicazione e della cultura in generale, che portano a Yellow Factory le loro esperienze e le loro storie, in un vero e proprio talk-show dal vivo, condotto dal dj e speaker radiofonico Chicco Giuliani di Radio Deejay. L’evento inaugurale del ciclo 2018, totalmente gratuito e con il patrocinio del Comune di Riccione e la partnership con Concessionaria Volkswagen Reggini, è fissato per Giovedì 19 aprile e si intitola “Io sono”, come la prima autobiografia di Ghemon, pubblicata da Harper Collins a marzo. Appuntamento alle ore 21 presso Yellow Factory, via Manfroni 1 a Riccione.

Giovedì 19 Aprile: Ghemon

Ghemon, classe 1982 e originario di Avellino, e uno dei più talentuosi e apprezzati artisti hip hop italiani. Negli anni ha saputo rinnovare il suo personalissimo stile che unisce canto e rap, caratterizzato da temi profondi e rime molto curate sotto l’aspetto lessicale che fanno di lui un artista a metà tra un cantautore e un rapper: un caso quasi unico all’interno dello scenario rap tricolore. “Mezzanotte” è l’ultimo album di GHEMON, disponibile da Venerdì 22 Settembre  n tutti gli store digitali ed in versione cd e vinile per Macro Beats, distribuito da A1 Entertainment.

“Io Sono”, edito da Harper Collins, è un libro in cui il cantante e rapper avellinese cerca di ricostruire il lungo percorso interiore che lo ha portato all’accettazione di sè, una strada tortuosa costellata di scontri e rotture. Per un artista non è semplice trovare la via per esprimersi, capire quale direzione prendere e in che “casella” inserirsi, sempre che esista già la sua. E Ghemon ha affrontato questo viaggio partendo dalla provincia degli anni ’80, per trovare la sua espressione artistica nel mondo del rap. Passando ore ad ascoltare musica, scrivere testi e cantare nei locali, ha costruito la carriera pezzo dopo pezzo. Ora è un artista affermato e ha voglia di raccontare la sua vita, i traguardi importanti ma anche gli ostacoli e i periodi bui. Per condividere le difficoltà che si nascondono dietro il palcoscenico che ognuno di noi decide di affrontare. Perché “la perdita ti costringe ad abbandonare una parte di te”, spiega il cantante, “e comporta una crescita. Artisticamente parlando posso dire di essere passato attraverso il fuoco della sofferenza ma quando ne sono uscito sono rinato più forte. E felice. “Ricordo un momento in cui mi sono staccato dai miei compagni e ho iniziato a seguire una pulsione mentre procedeva nel suo cammino davanti ai miei occhi: voglio-essere-un-artista. I più cinici dicevano che ero ambizioso, i più ansiosi mi chiamavano pazzo, chi mi amava soffriva perché mi vedeva tormento. Io volevo solo essere me stesso”.

Credits: www.ghemon.it – facebook.com/ghemonofficial – instagram.com/ghemongilmar – twitter.com/ghemon

Giovedì 9 Maggio: Diodato

Diodato esordisce nel 2010 con il singolo “Ancora un brivido” e si fa notare subito al grande pubblico, tanto che Daniele Tortora produrrà il suo primo disco “E forse sono pazzo” già nell’aprile 2013: il video di “Ubriaco”, il primo brano del disco, viene selezionato da MTV New Generation. La rivisitazione di “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè viene invece scelta da Daniele Luchetti per la colonna sonora del suo nuovo film “Anni felici”. Nel 2014 Diodato arriva al Festival di Sanremo con il brano “Babilonia” nella categoria Nuove proposte e si classifica secondo, vincendo però il premio della critica. Anche la grande Mina lo nota e lo elogia su Vanity Fair. Poi è la volta di Fabio Fazio, che propone all’artista di reinterpretare alcuni capolavori della musica italiana nel suo programma “Che tempo che fa”. Dall’idea nasce “A Ritrovar Bellezza”, il suo disco tributo ai grandi autori e compositori della musica italiana. La sua carriera prosegue spedita e Daniele Silvestri lo sceglie per il featuring del brano estivo “Pochi Giorni” e nello stesso anno Diodato viene invitato come ospite speciale dell’Acrobati Summer Tour 2016. Negli anni si rivela essere uno dei più interessanti artisti della nuova scena cantautorale italiana, apprezzato dalla critica per la qualità dei suoi testi e dal pubblico per la profondità delle sue interpretazioni. Nel marzo 2016 firma un contratto con la Carosello Records, con cui pubblica nel 2017 l’album “Cosa Siamo Diventati”, preceduto dal singolo “Mi Si Scioglie La Bocca”. La consacrazione arriva poco dopo, con la partecipazione al Festival di Sanremo 2018: il suo “Adesso”, in coppia con Roy Paci, si classifica all’ottavo posto e continua ancora oggi ad essere trasmesso nelle radio di tutta Italia.

“Yellow Factory”, il contenitore culturale dedicato ai giovani e alle arti

Sulle ceneri di un ex night club sequestrato alla mafia, nasce “Yellow Factory”, un progetto culturale e multidisciplinare che, in collaborazione con il Comune di Riccione, si propone come spazio di aggregazione per i giovani e luogo di incontro tra artisti, intellettuali, personaggi pubblici e culture diverse. Qui, nella Perla verde dell’Adriatico, meta privilegiata dei turisti di ogni parte d’Italia e non solo. Al passato opaco di questo luogo, si contrappone una visione positiva e pulita della società, aprendo gli spazi un tempo utilizzati per attività criminali alle performance artistiche provenienti da tutto il monto, intercettando culture e tendenze che verranno riproposte all’interno di un ambiente prettamente dedicato alle nuove generazioni. L’arte come forza dirompente, capace di fare luce dove prima c’era solo oscurità, come un fulmine, scelto come logo e come simbolo di rottura con il passato, ma anche come fonte luminosa, che apre una breccia nel cielo plumbeo e indica una strada. La strada della cultura, dell’arte e della socialità. I tre pilastri che sostengono la Yellow Factory, insieme ai tantissimi giovani che qui troveranno luci e colori, ma anche tanta musica, design, moda e tanto altro. Ma soprattutto, la parola chiave di questo progetto sarà incontro: con gli artisti, certo, chiamati a raccontare la loro esperienza ai ragazzi e alla Città, ma anche con gli altri fruitori di questi spazi, che non sono virtuali, ma reali.

 

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